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Sestu tra passato, presente e futuro: "Al completo ci saremmo salvati, le istituzioni non ci hanno aiutato..."

 14/05/2015 Letto 930 volte

Categoria:    Serie A
Autore:   
Società:    LIDO IL PIRATA SPERLONGA





Alla fine è arrivata la retrocessione. Per certi versi annunciata, vista la situazione con la quale il Sestu si è dovuto scontrare da dicembre in poi. Una retrocessione, però, arrivata a testa alta, con l'orgoglio e la consapevolezza di aver dato tutto in campo, perché più di questo non si poteva fare. Con grande umiltà e con ogni probabilità, la squadra sarda ripartirà dalla Serie A2, per stessa ammissione del d.s. Sandro Mura.


Di certo non si può parlare di bilancio positivo, ma forse più di questo non si poteva fare. Sei d'accordo?
Parzialmente. La Serie A l'avevamo pensata bene, poi però si sono verificate una serie di situazioni che hanno messo i bastoni tra le ruote al nostro cammino. A dicembre abbiamo dovuto mandare via Janjic e Sgolastra per ragioni economiche, in più Peruzzi è dovuto tornare in Brasile per motivi familiari. Oltre a ciò, c'è stato un fuggi fuggi generale degli sponsor. La Serie A, ahimè, è un brutta bestia. A tutta questa situazione si sono aggiunte squalifiche ed infortuni, ed ecco che nel girone di ritorno siamo scivolati nel baratro.

A livello dirigenziale avete sbagliato qualcosa?
Questa società è come se fosse mia, me la sento addosso. Per cui parto dal presupposto che io ci ho messo il massimo dell'impegno e della serietà. Ai ragazzi non abbiamo fatto mancare nulla, in termini di trasferte e cure mediche. Poi è logico che quando tu spendi 250 mila euro e gli altri 2 milioni e mezzo non puoi avere nessun rimpianto. A noi, purtroppo, le istituzioni non ci hanno aiutato. Tra aerei, pullman e hotel abbiamo speso 40-50 mila euro, costi che non riguardano le altre società...

Rimpianti?
Uno solo. Sono convinto che se fossero rimasti quei tre giocatori, o anche il solo Peruzzi, non saremmo retrocessi. Abbiamo provato a sostituire i partenti, senza però trovare dei sostituti adeguati che facevano comodo a Cocco.

Poco ore dopo la sconfitta nel playout sono arrivate le dimissioni dell'allenatore: come le ha prese la società?
Sono sincero, sapevo che non sarebbe rimasto, ma la sua scelta ci ha comunque spiazzati. L'ho trovata un po' precipitosa, ma ognuno è libero di decidere il proprio futuro. Secondo me avrebbe potuto legarsi a vita al Sestu, come ha fatto Podda con il Cagliari, ma capisco anche la sua ambizione e la sua voglia di cambiare aria. Gli faccio un grosso in bocca al lupo.

Quale futuro per questa società?
Il presidente sta parlando con tutti i giocatori: ci saranno delle conferme e degli adii, come è normale che sia. Continueremo il percorso intrapreso tre anni fa. In queste stagioni abbiamo fatto qualcosa di fantastico, vincendo la Coppa Italia di Serie B, i playoff di A2 e dando battaglia su tutti i campi di A. Peccato per la sconfitta nei playout con gli amici del Corigliano, al quale faccio i complimenti. Ripescaggio? Penso che la scelta più giusta sia quella di ripartire dall'A2, con i nostri giovani, gli italiani e qualche conferma.


Francesco Puma



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