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I mister erano in casa: Dell'Anna guiderà  l'U21 nazionale, Mantegazza la Juniores

 09/08/2016 Letto 1912 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MIRAFIN





Soluzione casalinga per le squadre giovanili della Mirafin: Stefano Dell’Anna alla guida dell’under 21 nazionale mentre Riccardo Mantegazza allenerà la Juniores.

GOBBI - Claudio Gobbi che ci spiega i motivi della scelta: "L’under 21 è parte integrante della prima squadra, molti ragazzi saranno impegnati su due fronti, è quindi evidente la necessità di avere un unico filo conduttore tra le due squadre, siamo tutti convinti che Stefano Dell’Anna sia l’uomo adatto per questo ruolo difficilissimo. Per la Juniores, - prosegue Gobbi -,  avevamo la necessità di dare spessore alla conduzione tecnica, fortunatamente in casa abbiamo Riccardo Mantegazza le cui capacità sono fuori discussione, ha sempre ottenuto ottimi risultati in termini di crescita dei ragazzi. Si era seduto dietro la scrivania per avere un impegno meno pressante, ma non ci poteva negare il suo prezioso contributo.

DELL'ANNA - A Stefano Dell’Anna chiediamo con quali aspettative ha preso le redini dell’under 21: "In Mirafin le squadre giovanili sono da sempre al centro dell’attenzione, molti ragazzi sono partiti da qui per arrivare ai massimi livelli. Nei limiti del possibile cerchiamo di mettere a disposizione dei nostri giocatori  tutto quanto necessita per crescere nel migliore dei modi. In quest’ottica, Andrea Giambelluca curerà la preparazione atletica, Andrea Santarelli si occuperà dei portieri, avremo uno staff sanitario di eccellenza che presenteremo nei prossimi giorni. Per quanto attiene il mio lavoro, dovrò cercare di giocare come Salustri docet, sarà molto impegnativo visto che il mister ha un sistema di gioco non semplice, dovremo essere bravi ad imparare senza trascurare il risultato".
Mister, una squadra con quattro spagnoli è obbligata a recitare un ruolo da protagonista: "La società ha voluto dare un esempio, grandi capacità tecniche le avevamo già in casa, Moranti, Genovesi e Gobbi, solo per citare alcuni ‘vecchi’, hanno qualità indiscutibili. I ragazzi spagnoli dovranno lanciare un messaggio chiaro a tutti: lo sport agonistico non è un gioco, spesso si è chiamati ad allontanarsi dagli affetti più cari, bisogna avere spirito di sacrificio ed il carattere per vedere la luce anche nei momenti più bui, è necessario avere determinazione e tenacia nel perseguire un obiettivo, di talenti sprecati ne abbiamo visti fin troppi, adesso vogliamo talento al servizio di un giocatore, al servizio di una squadra. Dove arriveremo, - si domanda Dell’Anna - , arriveremo dove ci consentirà il 110% delle nostre possibilità, con la certezza che mai usciremo dal campo senza aver dato tutto, stringendo la mano a chi dovesse essere più bravo di noi".

MANTEGAZZA - A mister Mantegazza chiediamo il perché di un ritorno nel rettangolo di gioco: "Mi è stato chiesto di tornare in campo per dare un nuovo impulso ai ragazzi più giovani, la dirigenza ha detto che aveva bisogno di me e non ho saputo dire di no. La juniores è una squadra clou nel progetto Mirafin perché rappresenta il primo vero momento d’esame, si capisce chi vuole essere giocatore e chi vuole solo giocare. Sapere che una società con le possibilità della Mirafin ha voluto con forza il sottoscritto, è motivo di orgoglio e di grande responsabilità. Saremo pronti per fare bene, anzi molto bene". 


Paolo Petruzzi
Mirafin – Ufficio Marketing & Comunicazione  



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