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Menichelli, la grande sfida II. "Coraggio. Ho già  ricostruito una volta l'Italia"

 02/11/2016 Letto 1167 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Pietro Santercole
Società:    ITALIA





L'INTERVISTA - Un commissario tecnico in giacca. E' questa la prima grande differenza di Roberto Menichelli in modalità Giovine Italfutsal. Poi ti guardi attorno, osservi le tante facce nuove nella prima, doppia, uscita degli Azzurri post figuraccia Mondiale. E le domande sorgono spontanee.

 

MESSAGGIO FORTE E CHIARO - "C'è bisogno di iniziare un nuovo percorso, che io e lo staff abbiamo già fatto una volta". Ecco il messaggio forte e chiaro lanciato da Menichelli: "C'è bisogno di un asse diverso di squadra - continua - non finirò mai di ringraziare chi ha contribuito ai successi del passato, ma ora bisogna rimettere a posto le cose". A prescindere dalla debacle con il modesto Egitto, Menichelli avrebbe comunque cambiato. Questa è la base su cui trovare l'altezza della situazione.


NON SI RIPARTE DA ZERO - "Tutto ha un inizio, un picco e poi una fine. Il massimo valore dell'Italia è stato nel biennio 2012-2014 - continua il cittì Azzurro - dove abbiamo conquistato una medaglia di bronzo al Mondiale e un oro Europeo. Belgrado è stato un campanello di allarme, il Mondiale ha evidenziato che c'era qualcosa che non andava più". Si ricomincia con una parola che mette paura, perché ha bisogno di tanto tempo per essere letta: ricambio generazionale. "Il ricambio generazionale si affronta con il coraggio, trovando i giocatori giusti, attraverso un preciso percorso. Come si riporta l'Italia al top nel più breve tempo possibile? Risposta difficile. Non sarà facile, ma è già stato avviato un determinato lavoro. Bisogna andare avanti un passo alla volta".

 

LA SFIDA - Menichelli si prepara alla sua nuova sfida, con la consapevolezza propria di chi ha già trionfato una volta. "Ho affrontato la ricostruzione una volta - conclude - siamo abituati. No, non ripartiamo da zero, ma dai valori di nuovi giocatori che avete visto nelle due amichevoli". Avanti così, il più velocemente possibile. Il futsal ha bisogno di una Nazionale ultra competitiva.

 

Pietro Santercole  



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