2016 irripetibile. Dalla finale play-off persa con la Turris al ripescaggio in C1, dal kappaò interno con il Real San Giuseppe alla successiva eliminazione dalla Coppa per mano del Caserta Futsal. L’addio di Pittiglio, il divorzio da Russo e l’arrivo di Carmine Gatti. Da lì dieci vittorie intervallate dal pari interno con la Trilem Casavatore, con il gap dalla vetta accorciato a due punti. Pasquale Scolavino, diggì del team flegreo, traccia un bilancio (anche personale) di un anno che volge al termine che potrebbe rappresentare davvero un trampolino di lancio per le ambizioni societarie.

Dal Real San Giuseppe al Real San Giuseppe, il passo non è stato così breve. La vetta ora dista solo due punti dopo una cavalcata incredibile: come giudichi questa prima parte di campionato?
"Siamo stati quasi perfetti, lo testimoniano le dieci vittorie nelle ultime undici partite che hanno permesso di accorciare il gap dal Lausdomini”.

È stato un 2016 camaleontico per il Futsal Fuorigrotta. Il ripescaggio in C1 con volontà di creare un settore giovanile competitivo. Cos’è cambiato nella politica societaria rispetto agli anni scorsi?
"La politica societaria non è assolutamente cambiata, ha solo subito un’accelerata l’estate scorsa. E’ un progetto ambizioso e con un presidente come Serafino Perugino, persona seria come pochi, non poteva essere altrimenti”.

Hai iniziato il 2016 con la finale di coppa Campania di C2 con il Cus Napoli, prima di approdare al Fuorigrotta diventando, di fatto, l’epicentro della società: come giudichi questo passaggio e, soprattutto, come giudichi la tua annata?
"Non finirò mai di ringraziare l’amico Marco Russo che mi ha consentito di affiancarlo nei due anni strepitosi al Cus Napoli, dove purtroppo non siamo riusciti a ripeterci al Fuorigrotta dopo la separazione. Il mio passaggio, se guardo cosa abbiamo fatto in questi sei mesi, lo giudico esaltante: stiamo raccogliendo i frutti di un duro lavoro iniziato a maggio.Non vogliamo smettere di stupire. Il mio 2016 tra Cus e Fuorigrotta lo ricorderò con affetto e deve essere da stimolo per le prossime stagioni. Non bisogna mai essere sazi”.

La vittoria con lo Spartak San Nicola vale doppio perché vi ha permesso di accorciare sul Lausdomini, fermato a Caserta. E avete allungato sul Real San Giuseppe, bloccato a Calvi Risorta nell’ultimo turno pre-natalizio. Ti aspettavi una classifica del genere?
"Non me l’aspettavo, ma ci speravo considerando i tanti giocatori di spessore e gli under di qualità che abbiamo”.

Appunto, gli under. Tutte le formazioni del settore giovanile hanno chiuso questa prima parte di stagione sul podio. Sei soddisfatto del lavoro di mister Bernardo?
"Il settore giovanile è la mia gioia, la mia creatura. Abbiamo trascorso un’estate intera a visionare ragazzi e a formare le squadre. Posso dire che insieme a mister Bernardo e Cipriano Illiano, preparatore dei portieri, stiamo facendo un qualcosa di sbalorditivo”.

Se dovessi fare un nome di un giocatore per ogni categoria, quale sceglieresti?
"Troppo facile citare i big della prima squadra, allora dico Marco Fuschino: è stata una mia scommessa e dopo un inizio tormentato, sta ripagando alla grande. Luca De Simone è il volto dell’Under 21. E’ una mia vecchia conoscenza (Scolavino l’ha avuto al Cus Napoli, ndr) che si sta confermando anche in prima squadra. La Juniores è formata da tutti ottimi calcettisti, ma faccio il nome di Andrea Casizzone, che ci invidia mezza Italia, lo stesso vale per Giacinto Varriale. Sentiremo parlare anche di Di Matteo e Baiano, scovati in uno stage a luglio. Colgo l’occasione per ringraziare Nando Perugino, oltre ad essere un grande calcettista (lo sta dimostrando), è un leader assoluto non solo in prima squadra e Under 21, ma tutto il mondo Fuorigrotta. E’ disponibile e prezioso nelle organizzazioni societarie”.

Ufficio Stampa Futsal Fuorigrotta 

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