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Trentacinque volte Ghiotti: "Pescara, conquistiamo tutte le finali. Poi, chissà "

 11/01/2017 Letto 913 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    PESCARA





Nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno Alexandre Ghiotti, il roccioso e carismatico capitano biancoazzurro ha parlato della stagione in corso, della squadra, dei suoi obiettivi e di un regalo molto particolare che vorrebbe ricevere.

Alex, innanzitutto auguri. Iniziamo col parlare della stagione biancoazzurra fino ad ora: primato inclassifica, imbattuti nel girone d’andata con dieci vittorie e due pareggi, qualificazione alle Final Four, vittoria nella prima partita del girone di ritorno. Un ruolino di marcia impressionante. Ti ha sorpreso la vostra stagione sin qui?
Grazie per gli auguri e mando un abbraccio a tutti i tifosi. Mentirei se dicessi che mi sarei aspettato questi risultati, anche perché credo che a certi livelli nulla è scontato. Ho sempre avuto, però, la convinzione di poter far bene. A inizio stagione è stata costruita una squadra di primissimo livello, fatta di grandi campioni, a questo va aggiunto una grande allenatore, una società e uno staff eccezionali, che quotidianamente ci permettono di rendere al meglio. Sin dal primo giorno di lavoro c’è stato un clima positivo, un ambiente di lavoro ideale e con questo tipo di realtà diventa tutto molto più facile.

In questa stagione, avete alternato prestazioni brillanti con vittorie schiaccianti ad altre un pò più “sofferte”, come ad esempio l’ultima con la Lazio; senza ombra di dubbio ciò che ha accomunato ogni vostra prestazione, più di qualsiasi altra cosa, è stata la compattezza del gruppo, la voglia di restare uniti, di andare avanti come squadra, come gruppo. È questo la ricetta giusta per vincere?
Credo non ci sia una ricetta precisa per vincere, però allo stesso tempo, sono sicuro che in ogni ambito, ad ogni livello la forza del gruppo sovrasta quella del singolo. Noi siamo guidati da un senso di appartenenza alla maglia che indossiamo, questo stimola ogni singolo componente a rendere il massimo. Nello sport, come un po’ nella vita, non si vince da soli. Sono sempre orgoglioso quando si elogia una grande prestazione della squadra piuttosto che quella di un singolo. Qui a Pescara lavoriamo tutti in armonia, per il bene della società; questo discorso vale per tutti, partendo da noi calciatori fino ai membri dello staff; quando si ragiona in questo modo è sempre una gran cosa.

Parliamo un po' di te?
Certo.

La tua carriera e il tuo palmares ti fanno onore, spegni trentacinque candeline, ma in campo sembri ancora un ragazzino. Qual è il segreto della tua longevità sportiva? In futuro ti piacerebbe rimanere nel mondo del futsal, magari come allenatore?
Il segreto sta nella passione e nella voglia di migliorarsi giorno dopo giorno. Sono abituato a non guardarmi mai alle spalle, a non pensare a ciò che ho raggiunto ma a restare concentrato solo sul presente per raggiungere nuovi obiettivi. Ovviamente per rimanere a certi livelli questa “filosofia” deve andare di pari passo con una grande costanza negli allenamenti e con una vita sana e regolare. Per quanto riguarda il futuro come allenatore non ci penso. Sento di poter dare ancora tanto come giocatore e di poter mantenere questi ritmi d’allenamento, ci penserò fra un paio d’anni. In questo momento sono felice, sto bene qui a Pescara, e penso solo a dare il meglio in campo.

Ultima domanda. Avresti qualche richiesta particolare come regalo di compleanno?
Mi piacerebbe battere tutti i record possibili in questa società e nel campionato italiano. Si potrebbe iniziare col disputare tutte le finali di questa stagione. Mica male come inizio? Poi, chissà

DELFINI COMMUNICATION AND PRESS OFFICE
LUCA VISCONTI

*Foto: Iori



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