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Avellino brilla di luce propria: "Sono cresciuto insieme all'Axed Group Latina"

 12/01/2017 Letto 1206 volte

Categoria:    Serie A
Autore:   
Società:    LATINA





L'INTERVISTA - Quella tra Luciano “Lucio” Avellino e l’Axed Group Latina – squadra che l’ha portato in Italia - è una storia d’amore che risale al 2010. In questi sette lunghissimi anni, l’argentino e la società pontina hanno compiuto passi da giganti, in un cammino comune iniziato dalla Serie B e culminato nel massimo campionato nazionale. Al suo terzo anno di Serie A con la maglia nerazzurra e divenuto ormai un giocatore affermato, Avellino ha decisamente rubato le luci della ribalta, grazie alle grandi prove esibite fin qui. Il suo annus mirabilis non è nemmeno a metà del percorso: il talento argentino ha ancora tanto da dire.

Questo è il tuo terzo anno di Serie A con la maglia del Latina. Nei due precedenti avevi totalizzato prima 10, poi 9 gol. Quest’anno sei già a quota 11: si tratta della tua miglior stagione da quando sei in Italia?
“Sai che in realtà sono 12 i gol? Non me ne hanno assegnato uno validissimo con la Lazio! (ride ndr). Tornando alla domanda, sono al mio terzo campionato, dunque credo di aver raggiunto più maturità e fiducia nei miei mezzi rispetto agli anni precedenti. Per un giocatore tendenzialmente più difensivo come me, non è normalissimo segnare così tanto, ma in questo mi aiuta molto la mia squadra, che quest’anno ha offerto grandi prestazioni in diversi momenti”.

Il 5-5 del PalaBianchini contro il Pescara è stato indubbiamente uno dei match più spettacolari di quest’anno. In quell’occasione sei risultato determinante per il pareggio con tre gol, di cui uno a 30’ dallo scadere. Si può definire quella tripletta una delle emozioni più grandi della tua esperienza con il Latina?
“Per il contesto nel quale è arrivata sì. Innanzitutto è un motivo di orgoglio aver segnato tre reti al Pescara, che considero la miglior squadra in Italia e tra le quattro più forti d’Europa. Inoltre, venivamo dal pesante ko di Genzano con la Cioli Cogianco, che aveva creato qualche malumore in squadra. La tripletta ed il pareggio sono stati senza dubbio una grandissima emozione, specialmente il terzo gol. Quel punto, poi, ci è servito per qualificarci in Final Eight, dunque una gioia doppia”.

Nel tuo lungo percorso a Latina quanto è ed è stata importante la presenza di molti tuoi connazionali in squadra?
“Molto, perché con loro mi sento come a casa. C’è da dire, però, che la stessa gente di Latina è molto accogliente e ti trasmette serenità. Questo è un grandissimo aiuto per tutti quei giocatori che come me provengono dall’estero, non solo dall’Argentina. Il Latina è una grande famiglia ed una bella realtà di futsal nella quale ognuno, straniero o italiano, cerca di dare il massimo del proprio contributo”.

Rimanendo sull’argomento Argentina. La tua ultima convocazione con la nazionale risale all’agosto del 2015, quando sei stato chiamato per l’amichevole in Guatemala. Ci pensi ad un tuo ritorno in Albiceleste?
“Ogni giocatore desidera vestire la maglia della propria nazionale. Non nascondo che è un mio obiettivo, ma l’Argentina ha appena vinto un Mondiale con dei giocatori di altissimo livello, perciò è difficile trovare spazio. Detto questo, io lavoro ogni giorno anche per quest’obiettivo: sognare è gratis!”.

Sei ormai al tuo 7° anno a Latina. Ci descrivi il tuo rapporto con la società e la città?
“Ricordo ancora la mia prima chiacchierata con il presidente (La Starza) quando mi parlò del suo sogno: portare il Latina in Serie A. In quel momento sembrava uno scherzo, eravamo lontani anni luce dalla realtà attuale. Tutti insieme, un passo alla volta, siamo cresciuti e dopo 5 anni di grandi sforzi siamo riusciti ad arrivare nel massimo campionato. Devo tutto alla società, perché mi ha fatto crescere come persona e come calciatore. Sono molto legato anche alla città. Oltre a giocare, alleno i bambini nostri tesserati ed ho uno splendido rapporto sia con loro che con le famiglie. Sono fiero di far parte di questa realtà e voglio essere uno degli artefici della sua ulteriore crescita”.

Luca  Venditti

*Foto: Marazzato



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