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Pomezia, il riscatto è alla portata. Aiello: «Sfortuna e poco cinismo»Âť

 08/02/2017 Letto 732 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    FORTITUDO POMEZIA 1957





La squadra di Esposito sembra ferma ai box. Dopo uno sprint nella parte centrale del calendario, patisce il mal di vittorie. Rovinando una classifica potenzialmente interessante. “Ne usciremo” parola di d.g.


PENSIERI – Pierpaolo Aiello non ne fa un dramma. Nelle ultime sei giornate, la società, impegnata nel girone A di C1, ha raccolto 3 punti. Da altrettanti pareggi. La vittoria non arriva da 2 mesi, era il 10 dicembre (3-2 contro l'Italpol). “Ne usciremo” carica il d.g. “Non c'è problema tecnico. Siamo poco cinici e concreti. Costruiamo una mole di gioco spaventosa ma ci manca il goleador, quello che realizza”.

ANADA – Questo il principale nodo della questione, a Pomezia. Manca il goleador. “Nella partita contro lo Juvenia abbiamo costruito qualcosa come 25 azioni da gol, capitalizzando solo 3 volte”. L'uomo che, a detta di Aiello, doveva fare la differenza era Ryo Anada, venuto dal Giappone per far segnare la Fortitudo. “Sfortunato: infortuni ripetuti ed è stato molto tempo fermo. Ora è tornato a casa per curarsi. Gli auguriamo una pronta guarigione, ci manca uno come lui, che faccia la differenza sotto porta” l'augurio del d.g.

L'ANNATA – “Confido nella Cabala: il campo del match di sabato (Virtus Fenice) è lo stesso dell'ultima gioia (Italpol); chissà che non porti fortuna”. Non si perde d'animo Aiello, che è comunque soddisfatto di quanto fatto. “Era un anno transitorio. Certo, con un fuoriclasse come Esposito in panchina e un top player come Montagna mi aspettavo di poter lanciare l'assalto alla vetta. Ma l'obiettivo primario di inizio anno era la salvezza tranquilla. E poi il girone è equilibrato, chissà che le cose non cambino di nuovo”. Nel turbine del girone A non c'è tempo per fermarsi.


Marco Panunzi



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