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Odissea non licet: "Aggressioni verbali e fisiche da parte del Cefalù". Scervino all'ospedale

 20/02/2017 Letto 1749 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Pietro Santercole
Società:    ODISSEA 2000





L'Odissea 2000 ha volutamente atteso quarantotto ore, per non commentare a caldo e non incorrere in valutazioni date dall’amarezza del momento, per portare alla luce il trattamento riservato dal Real Cefalù. Se pure ci aspettava un clima ostile poiché per la società siciliana la partita rappresentava uno degli ostacoli più difficili sulla via della promozione, il club bizantino non avrebbe mai immaginato di diventare oggetto di violenza fisica, per di più perpetrata da dirigenti e giocatori della squadra avversaria. Un comportamento che non ha niente a che vedere con lo sport. Quale sarebbe stata la colpa dei calcettisti dell'Odissea? Aver vinto una partita di futsal!

MINACCE VERBALI - L'Odissea avrebbe sorvolato sull’accaduto se tutto si fosse concluso con le minacce verbali subite dai dirigenti sugli spalti e si fosse limitato al clima intimidatorio voluto dai giocatori e dallo staff tecnico siciliano sul terreno di gioco, ma, ciò che è avvenuto nel tragitto dal campo agli spogliatoi e dagli spogliatoi al pulmino, non può essere tollerato. I giocatori sono stati aggrediti verbalmente e fisicamente (a calci e pugni) dai loro colleghi e da alcuni dirigenti locali (Scervino è dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rossano per il colpo ricevuto al capo che gli ha provocato giramenti di testa e sanguinamento dal naso). Davvero una cosa inaudita. Se questo è sport, l'Odissea non ci sta. A breve il club deciderà se continuare o finire qui l'esperienza in questa disciplina. Si fanno sforzi enormi, economici e di tempo viene sottratto alle famiglie, per la passione per il futsal, ma non si può accettare aggressioni di questo genere e rischiare l’incolumità fisica.

Ufficio Stampa Asd Odissea 2000



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