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Pro Calcio, vincente e Galante: "Rosa lunga e di qualità , che stimolo il Cairate"

 22/02/2017 Letto 1026 volte

Categoria:    Serie D
Autore:    Francesco Carolis
Società:    PRO CALCIO ITALIA





Stare sempre sul pezzo, senza distrarsi un attimo. Andrea Galante, dopo aver chiuso in estate il matrimonio con il Tor Tre Teste, ha chiamato a sé i suoi scudieri più fidati per tuffarsi nell'avventura Pro Calcio Italia in un campionato-maratona di Serie D tra i più lunghi del calcio a 5 italiano: dopo un esordio da dimenticare - k.o. in casa con la Compagnia Portuale - la neonata società romana ha inanellato un successo dietro l'altro rispondendo presente ai pronostici della vigilia. Siamo a fine febbraio, e di gare ne mancano ancora tante, martedì 28 però il girone F tratterrà il fiato: il big match con il Cairate, secondo a -1 dalla vetta con una partita in più della capolista, sarà inevitabilmente uno spartiacque nelle prospettive di una realtà tanto giovane quanto già ambiziosa.

Dopo l’addio al Tor Tre Teste, hai accettato la sfida Pro Calcio Italia: qual è il bilancio personale di una stagione fin qui, numeri alla mano, molto positiva?
"Senza dubbio il bilancio è molto positivo, anche se mi piacerebbe ampliare la società con qualche nuovo innesto: a gestirla, per il momento, siamo in pochi, il lavoro svolto finora è in ogni caso molto buono".

Il vostro primato è solido, ma il Cairate è sempre lì e martedì ci sarà lo scontro diretto: cosa pensi dell’avversaria diretta e come affronterete questo big match?
"Il Cairate è vicino in classifica, per trovarsi in quella posizione è sicuramente un’ottima squadra: sono contento che sia stato inserito nel nostro girone, in caso contrario il campionato, arrivati a questo punto, avrebbe offerto ben poco. La presenza di un avversario del genere mette in palio qualcosa di stimolante da giocarsi: per quanto riguarda la partita di martedì, la affronteremo come tutte le altre. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso, vogliamo vincere ogni singola partita. Sarà una sfida importante, ma non decisiva per l'esito del campionato".

Dopo la sconfitta dell’esordio, avete sempre vinto: qual è la chiave per essere continui in un campionato di 34 giornate che vi costringe spesso a giocare anche durante la settimana?
"In questo tipo di campionato, per essere competitivi sarebbe opportuno avere una rosa lunga e allo stesso tempo di qualità, non sempre però si riesce a disporne: noi, sotto questo punto di vista, siamo stati bravi a costruire una squadra di livello. Siamo riusciti a mantenere quasi tutti gli elementi, ad eccezione di Simone Albuccetti: ha dovuto lasciarci per problemi lavorativi, è un giocatore in grado di fare sfracelli in questa categoria. Con un numero così elevato di partite, è difficile mantenere un passo costante se non hai una rosa di quel tipo e uno staff preparato come il nostro, nel quale cito l’esempio di un professionista come Dario Pisani".

Quali sono gli obiettivi a medio-lungo termine di questo progetto sportivo?
"Parlare di un progetto futuribile è molto difficile: in questo sport servono risorse, noi ne abbiamo persa una molto grande quest'anno e programmare il domani diventa è più complicato. Il nostro obiettivo e desiderio più grande è quello di giocare al coperto: il calcio a 5 è nato per essere vissuto indoor, all'aperto non esalta la sua bellezza e le qualità dei giocatori".


Francesco Carolis



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