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Atletico, Mureddu non fa calcoli: "Playoff? Servono sei punti, può succedere di tutto"

 22/03/2017 Letto 959 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Francesco Carolis
Società:    SFF ATLETICO





La carica derivante dall’aver sconfitto in sequenza le due rivali dirette in chiave playoff, la malinconia per non essere riusciti a competere per traguardi ancora più nobili, la tensione agonistica alla vigilia del momento-verità del campionato. In casa Atletico Fiumicino, il calderone di emozioni ribolle: Marco Mureddu e compagni, nonostante 6-3 al Pomezia, sono ancora al sesto posto e non hanno in mano il proprio destino, ma il calendario delle avversarie permette di sognare un sorpasso in extremis. Nel penultimo turno del girone A, gli aeroportuali andranno a Carbognano: concentrarsi sull’obiettivo tre punti, neanche a dirlo, è fondamentale, poi sarà tempo di ricevere notizie dagli altri campi. 

Dopo Santa Marinella, un altro big match vinto contro il Pomezia: com’è andata la sfida di sabato e quanto pesano questi tre punti nell’economia del vostro campionato?
"È stata una prestazione, a livello di intensità e concentrazione, uguale a quella di Santa Marinella: certo, dà ancora più rammarico pensando alle partite buttate, ma il calcio a 5 è bello anche per questo, fino all'ultimo può succedere di tutto".

Nel girone di ritorno avete sconfitto quasi tutte le altre big: c’è rimpianto per non essere riusciti a lottare per la promozione? Quante probabilità avete di arrivare ai playoff?
"Voglio essere realista: forse, per vincere il campionato, serve una rosa più giovane e non vecchietti come me (ride, ndr). Al di là di questo, dal mio punto di vista abbiamo svolto finora un ottimo lavoro: cercheremo di conquistare sei punti nelle ultime due partite e poi faremo i calcoli. La speranza è che le altre squadre battano Pomezia e Santa Marinella, le dirette rivali nella corsa playoff".

Sabato andrete a Carbognano: quali saranno le insidie di questa trasferta?
"Il campo è piccolo e sicuramente questa potrebbe essere una difficoltà, ma a noi le partite di cartello piacciono molto: tutti i miei compagni non vedono l'ora che arrivi il giorno del prossimo impegno".


Francesco Carolis



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