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Questo Colleferro è Forte! "Tutti gli obiettivi centrati, ora spazio ai sogni"

 07/04/2017 Letto 1121 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FORTE COLLEFERRO





Paolo Forte, assicuratore per professione, Allenatore con la "A" maiuscola per vocazione. Uno dei personaggi che ha passato oltre quaranta stagioni con il pallone in mezzo ai piedi o urlando da una panchina di un campo di calcio a 5. Tra le sue mani sono passate generazioni di ragazzi di tutte le età e tutte le nazionalità che ha fatto innamorare del calcio su campo corto.
Dalla Serie A con la Lazio alla cavalcata dalla Serie D alla C1 con la sua Forte Colleferro, mantenendo quella umiltà di chi sa che lo sport è un campo dove c'è sempre molto da imparare e da trasmettere ai suoi giocatori e ai suoi collaboratori.


Mister Forte, siamo ai playoff. Che prospettive per la tua squadra?
"Prima di parlare di noi, vorrei fare le mie più vive congratulazioni a Virtus Aniene e Atletico New Team per la conquista del titolo. Due squadre che, come la Forte Colleferro, sono approdate solo quest'anno in C1 e subito hanno vestito i panni da protagoniste. E' il segnale che il movimento del calcio a 5 nel Lazio è vivo e in continua evoluzione. Se diamo un'occhiata alla composizione dei Play Off, ben sette squadre su otto, comprese le due di testa, sono delle neopromosse. Certamente un buon segnale per il futuro di questo sport di cui siamo innamorati. Per quanto ci riguarda, faremo del nostro meglio per cercare di fare compagnia alle due capolista nella serie superiore, anche se la concorrenza è davvero agguerritissima e ottimamente organizzata. In bocca al lupo a tutti e che vinca il migliore!".

Nuove squadre ma, come lo stesso Paolo Forte, vecchi protagonisti?
"I Play off contano la presenza di tecnici del valore di Consalvo, Medici, De Fazi. Avversari di mille battaglie che si confermano, con le loro squadre, sempre ai vertici della categoria. Il problema è che, guardando le carte di Identità, rischio di diventare il vecchietto della situazione. La soddisfazione è quella di vedere, comunque, anche tanti giovani allenatori che avanzano, portando nuove idee e entusiasmo. Il risultato è che abbiamo assistito ad un bel campionato, tirato - Aniene a parte - sino alla fine e con tanti giovani in campo".

Una C1 che ha visto in campo sempre più giocatori giovani?
"Molti giovani ma, soprattutto, molti giovani bravi. Ho potuto apprezzare, per averli incontrati direttamente, gli under di Vigor Perconti, 3Z, Albano, Vigor Cisterna, tanto per fare solo alcuni esempi. Giocatori che, sfruttando la vetrina del campionato regionale grazie alla regola dell'under obbligatorio in campo, possono giocarsi le chances di approdare a palcoscenici più importanti. E anche questo è un ottimo indicatore e la conferma che il Lazio è sempre in prima fila anche a livello di valorizzazione dei vivai, senza i quali nessuno sport ha futuro."

Una valutazione sull'adozione del tempo effettivo?
"Una riforma azzeccatissima, che conferma la lungimiranza del nostro Comitato Regionale e che tutte le società hanno apprezzato. E questo, lasciatemelo dire, anche grazie al lavoro della Consulta che ha saputo rappresentare al meglio a Colantuoni e Zarelli le istanze della base."

La tua analisi, alla vigilia del primo match dei playoff, sulla stagione della tua squadra.
"Abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo fissati. Dopo una partenza difficile, abbiamo preso il ritmo della categoria, con un girone di ritorno in cui abbiamo raccolto ben sette punti in più rispetto all'andata e risultando la seconda miglior difesa tra tutte le ventotto formazioni partecipanti. Il tutto continuando la valorizzazione dei giovani del nostro Settore Giovanile che, affiancati da giocatori di grande esperienza e qualità che ci hanno regalato spettacolo, concretezza e gol, hanno confermato il processo di crescita iniziato tre anni fa in Serie D. E questo fa parte del nostro progetto che punta sui ragazzi del nostro territorio e che continueremo a portare avanti anche negli anni a venire, indipendentemente dal campionato che andremo ad affrontare. Gli eccellenti risultati ottenuti dalle nostre squadre giovanili, confermano alla grande che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta".

Complimenti, quindi a Paolo Forte?
"Paolo è Forte (ride), quando accanto a se ha degli amici che lo sostengono e condividono le sue idee. Grazie, quindi, alla presenza e alla passione di Enrico Segantini, di Andrea Chima, di Fabrizio Silvestri, di Giuseppe Zechender, del Group Manager Luigi Cardone, dell'amico di sempre Renato Costantini, di tutti i tecnici della Scuola Calcio e del Settore Giovanile. Un apprezzamento a Dario Pisani e ai due suoi collaboratori Franco e Matteo. Professionsti seri e preparati che ci hanno permesso di mantenere uno stato di forma eccellente per tutto il torneo. Ma un grazie particolare a due amici e compagni di viaggio di cui sentiremo sicuramente la mancanza:Corrado Frasca, amico e collega, che dopo un anno di affiancamento, tornerà al suo amato calcio a 11, dove proverà ad applicare quelle nozioni, proprie del futsal,  che ho cercato di trasmettergli nel migliore dei modi. E poi un arrivederci al grande Alessandro Ercoli al quale va il mio più grande in bocca al lupo per l'intervento chirurgico al quale dovrà sottoporsi e che lo vedrà lontano dal campo e dallo spogliatoio per un periodo che ci auguriamo il più breve possibile. Ma l'abbraccio più grande va ai miei ragazzi, senza dei quali, nulla di quanto abbiamo realizzato di bello e emozionante in questa stagione sarebbe stato possibile. Ci hanno creduto, si sono impegnati, sono cresciuti e sono stati in grado di prendere in mano il loro futuro. E di poterselo giocare ad armi pari con tutti".
 

Ufficio Stampa Polisportiva Forte Colleferro



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