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Italpol, Chiauzzi dopo Pomezia: "Delusione e amarezza, ma che grande gruppo"

 22/04/2017 Letto 1406 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    ITALPOL





Delusione nella finale playoff di giovedì, persa con la Forte Colleferro. L'Italpol non strappa il pass per la fase nazionale, il 3-1 finale sancisce un altro anno di futsal regionale. Fabrizio Chiauzzi però loda l'attaccamento alla maglia: “Sarà la linfa per gli anni a venire”.

K.O. POMETINO - Quella del PalaPestalozzi è stata una grande delusione, un grande rammarico. Il Direttore generale della rappresentativa dell'istituto di vigilanza non lo nasconde. “La finale persa di giovedì lascia inevitabilmente tanta delusione e amarezza. Sapevamo benissimo che il Colleferro era un'ottima compagine: eravamo consapevoli però che, esprimendo al meglio il nostro gioco, magari mantenendo l'iter visto nelle ultime partite, alla lunga avremmo potuto avere la meglio.
 Purtroppo così non é stato; pertanto non ci resta che complimentarci pubblicamente con la Forte e lavorare per capire dove abbiamo sbagliato, perché siamo convintissimi che, di finali da disputare, una società come la nostra ne avrà altre”.

ANNATA - “Analizzando la stagione ho come la sensazione di essere stato sulle "montagne russe". Picchi emotivi di pura goduria e cali improvvisi di delusione, un mix di sentimenti conditi da adrenalina pura quando vivi le partite come le vive il sottoscritto”. La stagione dell'Italpol è stata tutto questo. Inizio sfolgorante con le 9 vittorie su 10; fase centrale senza gioie, con l'allontanamento di Medici e l'interregno di Tallarico; una spinta nuova nel finale e l'accesso ai playoff (insperati), col ritorno del precedente mister. “A livello personale, quest'anno mi ha insegnato alcune cose che metterò in pratica al momento della costruzione e programmazione sportiva e gestionale per la prossima stagione. Alessio Medici a mio avviso ha influito molto, chiaramente in positivo, sul raggiungimento di molti risultati; due mesi fa era quasi impensabile raggiungere i playoff. Non solo li abbiamo meritatamente ottenuti ma siamo arrivati in finale e ce la siamo giocata”.

GRUPPO - “Non avevamo consegnato una Ferrari al mister, ne eravamo consapevoli. In questi anni però non ricordo, a memoria, un attaccamento così "viscerale" tra giocatori e allenatore. L'abbraccio e le lacrime in quell'angolo di palazzetto al fischio finale, che ci hanno compattato in un momento così triste. Sarà la linfa che mi darà la forza, nel tempo, di lavorare sempre al 100% per l'Italpol”. Per giocarsela ancora.


Marco Panunzi



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