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United Aprilia, la C1 nel mirino. Trobiani: "Cresciuti tanto, vogliamo fare la storia"

 09/05/2017 Letto 1485 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Francesco Carolis
Società:    UNITED APRILIA TEST





La solidità di chi si è fatto le ossa a suon di sacrifici, l'ambizione di chi conosce da anni il mondo del futsal ed è pronto a un altro salto di qualità. Nelle parole di Cristian Trobiani, simbolo della United Aprilia, si legge la passione viscerale per una realtà che si è resa protagonista di una crescita inarrestabile nel panorama del calcio a 5 laziale: dagli inizi, subito da protagonisti, in Serie D, passando per la promozione in C2, per arrivare al traguardo della Final Four di Coppa Lazio e alla chance di raggiungere, tramite i playoff, il massimo campionato regionale, il percorso è stato costantemente verso l'alto. Dopo il terzo posto nel girone A e il successo esterno con La Pisana nel primo turno della post season, la squadra di Serpietri, stasera, si giocherà a Pomezia la semifinale con il Real Ciampino: più che un sogno, la C1 ormai è un traguardo da puntare con le qualità di gruppo e lo spirito gladiatorio che caratterizza gli apriliani.

Partiamo dalla sfida dei quarti con La Pisana: cosa ha fatto la differenza nell’ottenere un risultato importante su un campo difficile?
"L'elemento che ha fatto la differenza è stato sicuramente il gruppo. Uscire in semifinale dalla Final Four di Pomezia dopo aver giocato un bel futsal ci stava stretto: eravamo tutti amareggiati e figurare bene ai playoff è doveroso".

La United, a maggior ragione dopo il 4-2 di sabato, si può considerare la favorita per vincere questi playoff? Sentite, se c’è, la pressione di arrivare fino in fondo o ritenete il percorso in linea con le aspettative?
"Come accade in Final Four, quando si arriva alle fasi decisive tutte sono favorite, non solo noi: non temiamo nessuno, ma abbiamo molto rispetto delle altre squadre, specialmente del Real Ciampino. È una squadra e una società stimata sia da me che dalla mia United per la correttezza e la qualità del gioco. Non parlerei di pressione, ma di consapevolezza: siamo ancora in lizza per raggiungere la promozione tramite playoff, quindi giocheremo per questo".

La società, negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale dentro e fuori dal campo: quali sono i progetti a breve e medio termine della United Aprilia?
"La società che ho fondato e che rappresento insieme ai miei amici più cari è cresciuta come volevamo noi. Siamo partiti da una Serie D che non era semplice e siamo arrivati secondi al primo anno. La stessa posizione è maturata nel campionato successivo, ma il successo nella Coppa Provincia ci ha dato l’accesso alla C2, poi, nella scorsa stagione, siamo arrivati al quinto posto al primo anno nella nuova categoria. Abbiamo rifiutato di fare la C1 l'anno scorso, una scelta da pazzi a seconda di molti, per poterla guadagnare sul campo come è giusto che sia. È nata anche una formazione Allievi che ha ben figurato, lo stesso vale per l’U21, ancora in corsa nei playoff dopo aver primeggiato per molto tempo in campionato. Indubbiamente sono queste le soddisfazioni del collettivo: abbiamo visto crescere questa società nella propria città e siamo il punto di riferimento nel calcio a 5 ad Aprilia, abbiamo fatto venire qui giocatori del nazionale e brasiliani, abbiamo quattro tecnici con Patentino UEFA. Il progetto rimane quello di sempre, riuscire a scrivere la storia col vivaio e con la prima squadra. Presto s'innalzerà ad Aprilia un palasport da 1800 posti, io ci credo".

Tra poche ore la semifinale con il Real Ciampino: quali sono le sensazioni in gruppo? Qual è l’arma sulla quale punterete per avere la meglio degli avversari?
"Non ci sono armi particolari in una competizione che si svolge in gare secche con un solo vincitore. La determinazione e lo spirito di sacrificio prevarranno su qualsiasi cosa: stimiamo e rispettiamo il Real Ciampino, che vinca il migliore".


Francesco Carolis



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