Gli obiettivi erano ambiziosi, ma il 2016-2017 non ha regalato la gioia più grande al Fiumicino: il sogno promozione si è spento a causa della mancata qualificazione ai playoff in un girone B che, secondo tradizione, è stato tra i più competitivi della C2. Ciro Sannino, a mente fredda, ripercorre il percorso stagionale dei rossoblù: l’analisi del tecnico, tra il ricordo di ciò che è stato e un occhio sul domani, è un lucido mix di realismo e voglia di fare sempre meglio.

Quarto posto nel girone B e playoff sfiorati: come definiresti la stagione del tuo Fiumicino? Cosa vi è mancato per salire sul podio e quali punti persi rimpiangi di più?
"Sicuramente è andata meglio dello scorso anno. Sono mancati un pizzico di sfortuna in meno e più disponibilità dai giocatori durante la settimana per gli allenamenti: non scorderò mai un lunedì nel quale dovevamo preparare la sfida con il Grande Impero. Noi eravamo secondi e loro primi, con una vittoria ci saremmo portati a -5 dal primo posto, ma i presenti a quell’allenamento erano solamente 7. Ce ne sono stati molti di rimpianti, ma la partita persa in trasferta con il Penta Pomezia credo sia quello più grande".

Il vostro raggruppamento ha proposto molte realtà interessanti: è stato il più difficile della C2 quest’anno a tuo giudizio? Come giudichi l’attuale livello della categoria?
"Quasi sempre, il girone nel quale sono coinvolte le squadre del litorale romano è il più difficile: lo scorso anno, la Nordovest ha vinto campionato e Coppa Lazio, lo stesso è riuscito a fare il Grande Impero in questa stagione. D’altronde, dove ci sono parametri retributivi differenti, si riescono ad allestire roster diversi: il Fiumicino che io alleno è stato costruito con zero rimborsi da un gruppo di lavoratori. Credo che il livello della C2 tenda a crescere: anche quest’anno molti giocatori provenienti dalla Serie B hanno disputato questa categoria".

Quali sono le prospettive e gli obiettivi a breve termine della società? Cosa c’è nel tuo futuro?
"Con la società ci siamo fatti una chiacchierata, vedremo più avanti se riusciremo ad allestire un roster di giocatori competitivo per questa categoria. Di certo, una base di partenza ce l'abbiamo già, ma dovremmo integrarla con rinforzi degni di questo nome. Nel futuro c’è sicuramente la passione per questo sport e tanta voglia di fare le cose per bene in tranquillità e serenità".

Francesco Carolis

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