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Di Nuzzo, un capitano è per sempre: "Active, la crescita sta nel rialzarsi"

 25/05/2017 Letto 1032 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Francesco Carolis
Società:    ACTIVE NETWORK VT





La lucidità dell’esperienza, la forza della passione per il calcio a 5, la saggezza di un vero capitano. Mauro Di Nuzzo, in estrema sintesi, è un mix speciale di questi ingredienti: il senatore dell’Active Network, un mese dopo la retrocessione nell’anno del ritorno in Serie B, analizza i troppi vizi e le poche virtù di una stagione amarissima con la puntualità che lo ha sempre contraddistinto. Smaltito il lascito, non del tutto negativo, del 2016-2017, il futuro personale resta ancora un punto interrogativo: che giochi ancora con la maglia viterbese o meno, gli orange possono affidarsi con sicurezza al solco tracciato dalle parole della loro storica bandiera.

Sono passate ormai diverse settimane dal playout: quali sono le tue sensazioni a mente fredda sull’esito della stagione?
"Si dice che il tempo sistemi le cose e rimargini le ferite, ma la verità non credo sia sempre questa. Ogni giorno che ripenso alla stagione, ho un motivo in più per credere fortemente che avremmo potuto e dovuto fare meglio, che la caratura della rosa non sia quella vista sul campo. Ogni giorno torna alla mente un tassello più o meno colorito che avvalora la precedente tesi e, allo stesso tempo, come uno schiaffo improvviso, gli innumerevoli errori commessi. Talvolta si è trattato di inesperienza, altre volte di presunzione: resta, comunque, una sensazione di amarezza, mista alla delusione di un'occasione perduta. Vero è che qualunque stagione lascia anche dei segni positivi: il pensiero oggi è proprio il ripartire da quei segnali importanti e tangibili che ci aiuteranno a raggiungere i traguardi fissati".

Qual è, a tuo giudizio, l’aspetto che vi ha penalizzato maggiormente durante l’anno? Quale invece gli aspetti positivi dei quali parlavi?
"È difficile analizzare in poche parole una stagione. Come detto più volte, l’aspetto principale è forse la poca esperienza globale della categoria, l’età molto giovane ha fatto il resto. Molti avversari hanno sfruttato questa nostra caratteristica e, di sicuro, non siamo stati bravi a reagire. Inoltre, in quanto a tutela da organi che avrebbero dovuto farlo, non c’è stata e abbiamo pagato, forse troppo, cali di tensione in momenti clou della stagione così come episodi sfavorevoli a 30'' dal fischio finale di varie sfide. Di contro, di lati positivi ne ho visti molti: in primis, la determinazione e la rabbia dei compagni in partite importanti e difficili, non a caso abbiamo battuto compagini dimostratesi al top del girone. Sottolineo inoltre l’unione di un gruppo tutto nuovo ad inizio stagione e la qualità dei singoli, in molti casi maggiore della categoria in cui si sono cimentati".

Qual è stato il tuo ruolo nello spogliatoio dopo la sconfitta con il Cittanova? Cosa dice un capitano in questi casi?
"I secondi, i minuti e le ore successivi al playout non sono stati facili per nessuno, figurarsi quando sei il capitano e il più anziano dello spogliatoio. Non ci sono mai parole o gesti giusti, di solito si parla sempre a mente fredda e dopo aver scaricato l'adrenalina. Quella, però, era tutta un'altra storia: ho ringraziato tutti i ragazzi, ho detto loro che nello sport accade sempre una caduta, ma la crescita sta nel rialzarsi. Loro lo faranno, ne sono sicuro. Infine, aspetto non meno importante, ho voluto ribadire l'orgoglio e la stima in ognuno di loro. Non sarebbe stato facile per nessuno scendere in campo in "quella" partita, ma noi eravamo lì, a giocarcela senza timori".

Cosa c’è nel futuro di Mauro Di Nuzzo? Si vocifera di un tuo possibile addio…

"Chi può saperlo. Questo sport mi ha dato tanto, mi ha insegnato tanto, e mi ha segnato tanto: siamo cresciuti insieme. La verità è che l'Active ha grandi traguardi prefissati da raggiungere e l’ambizione, nel calcio a 5, è tutto. Investire un'altra volta in un vecchietto come me non so se rientra nei piani societari. Vedremo se verrà a presentarsi una occasione per poter di nuovo mettere a disposizione la mia dedizione per il futsal, la mia esperienza e la mia voglia in un obiettivo condiviso. Vedremo se arriverà tale occasione, con o senza Active, oppure semplicemente se il Cittanova sia stata la mia ultima apparizione. In entrambi i casi, sempre forza Active".


Francesco Carolis



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