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Milano, parla il mister. Daniele Sau a tutto tondo: "Nuovi stimoli per l'anno prossimo"

 06/06/2017 Letto 1160 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MILANO





La stagione è finita da un pezzo per il Milano Calcio a 5. Siamo stati lontani dal parquet dei palazzetti e dagli strascichi della finale di ritorno per accedere alla serie A per riflettere, per apprezzare ancora meglio quanto fatto in questa splendida stagione, con la finale di Coppa Italia, la finale playoff, senza dimenticare il secondo posto nel girone A durante la stagione regolare.
Ora, però, siamo tornati. Voltata pagina riprendiamo con un nuovo capitolo della storia della società biancorossa e delle persone, degli uomini, che ne scriveranno per la stagione 2017/2018 una migliore. Ne siamo sicuri.
E per questo iniziamo dal tecnico biancorosso, Daniele Sau, che in queste ultime stagioni ha dimostrato veramente cosa significhi pianificare, progettare ed eseguire, con un incastro magico tra giocatori, assistenti, dirigenti che hanno creato qualcosa che, nel calcio a 5 lombardo, non si è mai visto nel recente passato. Allora sentiamo Mister Sau, in questa super intervista dove c’è di tutto e di più…

Mister Sau, a mente fredda torniamo alla stagione appena terminata. Mi fa un bilancio?
Il bilancio non può che essere molto positivo. Siamo arrivati secondi in campionato e abbiamo perso la finale di Coppa Italia contro una grande avversaria come il Pesarofano, e francamente non avremmo potuto fare più di quanto sia stato fatto. Poi, abbiamo raggiunto la finale dei playoff e anche questo è stato un gran risultato per noi come società e squadra.

Secondo lei si poteva fare di più nelle due finali? E’ mancato qualcosa?
In Coppa Italia siamo arrivati molto stanchi alla gara finale. Avevamo di fronte una grande squadra e forse avremmo potuto contenere il passivo, ma in quelle condizioni psicofisiche non avremmo potuto fare molto di più. Nella finale dei playoff, invece, avremmo ad esempio potuto fare almeno 1 o 2 gol nei primi 10 minuti della gara di andata e forse sarebbe finita diversamente, ma ad ogni modo nessuna recriminazione particolare.

Recriminazioni che possono starci in altri ambiti?
L’unico problema è che da due anni ci manca il nostro campo ufficiale. Anche quest’anno, infatti, ci siamo allenati in tre diverse strutture (di cui due veramente brutte), con tre superfici diverse e in tre orari diversi. Purtroppo a Milano la situazione è questa e quando sento altri lamentarsi della mancanza di contributi da parte di Comune, Provincia o Regione, mi viene da ridere. Dalle istituzioni milanesi non abbiamo mai avuto un euro di contributi e neppure un campo dove poterci allenare, che è la cosa più importante per una società che ha una prima squadra che milita in un campionato di serie A2.

Oltre a queste vicissitudini, il gruppo ha dimostrato di essere compatto e lo si è visto spesse volte in campo. Secondo lei c’è un giocatore della sua rosa che incarna i valori del Milano, a parte il capitano Marcello Esposito?
Secondo me non esiste un solo giocatore che incarni profondamente i valori di questa squadra e società. Ci sono stati tanti giocatori che lo hanno fatto in questa stagione e di questo sono chiaramente felice.

Come giudica, invece, la sua gestione? Crede di aver fatto qualche errore durante la stagione?
Sicuramente avrò commesso degli errori, ma penso sia stata una buona stagione anche per me, come per tutta la squadra. Non posso che esserne soddisfatto.

Voci di corridoio parlano anche di un possibile “ripescaggio” in serie A. E’ una notizia già da smentire oppure ci potrebbe essere la possibilità per il Milano di accedere alla massima serie?
Attendiamo che vengano pubblicate le graduatorie sul ripescaggio e poi decideremo il da farsi. Se saremo primi in graduatoria la società valuterà la cosa migliore.

Stagione finita, quindi meritato riposo, ma fino ad un certo punto. Ora bisogna pensare al campionato 2017/2018. Quali sono gli obiettivi per costruire una rosa ancora più compatta e forte?
Tutti i giocatori meriterebbero la conferma e nel mio cuore sono tutti riconfermati. Purtroppo la mia esperienza mi suggerisce che difficilmente la stessa squadra può fare meglio perché verrebbero a mancare alcuni stimoli. Per questo motivo qualcosa cambieremo qualche pedina, ma tengo a ringraziare calorosamente tutti i giocatori che hanno contribuito a questa splendida annata, allo staff tecnico e a tutta la società, in particolar modo a Dino Pace.

Allora ci può già dare delle anticipazioni sul mercato? E poi anche sul campo in cui il Milano disputerà l’ennesima stagione in A2… se sarà A2.
Sul mercato posso dire che non faremo grandi cambiamenti, ma 2-3 operazioni in entrata sicuramente saranno fatte, ma al momento è meglio non fare nomi. Sul campo, come già detto prima, non saprei come rispondere. Attendiamo anche quest’anno notizie riguardanti il nostro palazzetto.

 

Ufficio Stampa Milano

*Foto: Marco Dughetti
 



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