APPROFONDIMENTO - La Luparense e i suoi fratelli, cugini, nipoti. Una famiglia allargata, che fa rima con aumentata. Nelle ultime nove stagioni era accaduto soltanto una volta che il Veneto (una delle 4 regioni presenti in A, A2 e B) portasse tredici squadre nei campionati nazionali maschili, nell'annata 2012-2013. Succede di nuovo (con un bel +2 rispetto alla passata stagione) nell'anno in cui il sodalizio di Zarattini difenderà il suo sesto storico scudetto, che vuol dire anche ritorno in Europa, con tanto di Main Round organizzato a Padova, dal 10 al 15 ottobre.

BASI SOLIDE - Stame rente: in dialetto, stammi vicino. La Luparense non è solo il club più titolato d'Italia, ma il motore trainante di un intero movimento che si appresta a vivere la sua 22esima stagione, un numero molto più alto di scudetti e trofei che riempono la bacheca del sodalizio di Zarattini. Da San Martino a Treviso (e dintorni) il passo è breve, c'è anche il Came Dosson, al suo secondo anno di fila in Serie A. La forza del Veneto, comunque, arriva dal basso, dove ci sono basi solide. In aumento i club sia in A2 che in B. A dar man forte all'Arzignano, riecco il Chiuppano di un altro rampollo di casa Luparense, Valter Ferraro, fresco vincitore del campionato cadetto. Già, la Serie B, anche qui un club in più. Non ci sono mai state 9 venete fra i cadetti, tutte inserite nel girone B: le solite Belluno e Villorba, Vicenza e Cornedo, Fenice, Città di Mestre e Miti Vicinalis; bentornato Petrarca Padova, benvenuto Città di Thiene. Così il Veneto ha (ri)fatto 13!

Pietro Santercole

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