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Cisterna, quando la violenza calpesta lo sport. Martino: «Questo non è calcio a 5»

 27/10/2017 Letto 2735 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    CISTERNA F.C.





La violenza non dovrebbe mai mischiarsi con lo sport. La rivalità non dovrebbe mai sfociare in rissa. Eppure questi semplici quanto fondamentali passaggi dell'etica sportiva spesso vengono meno. È quel che è accaduto in occasione del ritorno di Coppa Lazio tra Vigor Cisterna e Minturno, nella serata di mercoledì 25 ottobre. Non è Il 2-2 finale con cui si è concluso il match e che ha permesso alla squadra di Vanderlei di acquisire il passaggio del turno a far notizia. Il fatto rilevante e allo stesso tempo avvilente si è consumato sugli spalti nell’immediato post gara, quando una censurabile rissa ha fatto passare totalmente in secondo piano la partita.


IL FATTO – Per ricostruire l’accaduto è necessario partire dal principio. Tra i tanti spettatori giunti a seguire la sfida di Coppa c’erano anche alcuni membri dell’Ecocity Cisterna, i concittadini della Vigor. Durante il match non sono mancati “scambi di vedute” tra quest’ultimi e quelli del Minturno, fatti scaturiti da dissapori reciproci risalenti all’ultima giornata di campionato, quando le due squadre si sono affrontate nel sud potino. Al triplice fischio, tuttavia, le scaramucce tra i due schieramenti si sono tramutate in violenza e scontro fisico. Ed a pagarne le spese in prima persona è stato Benedetto Valente, tecnico dell’Ecocity, coinvolto nella rissa con alcuni giocatori del sodalizio di Di Ciaccio (presidente del Minturno). Dopo un primo pronto soccorso il tecnico cisternese è stato trasferito al San Camillo di Roma, dove tutt’ora è ricoverato con la raccapricciante diagnosi di fratture allo zigomo, scapola, clavicola e costole. 

NON È PIÙ SPORT - Dopo la denuncia sporta dall’Ecocity, ora la palla passa alla Polizia, che ha già avviato le indagini su quanto avvenuto. Nel frattempo Tomas Martino, presidente onorario della compagine cisternese, ha espresso la sua indignazione, accusando i giocatori del Minturno di vero e proprio “pestaggio” ai danni del suo tesserato, che in quel momento si trovava da solo. “Siamo andati ben oltre i confini della semplice rivalità: quando si arriva a fare una rissa di 7 persone contro una, non si può più parlare di sport”, il pensiero di Martino e di tutta la società. “Tutto questa inimicizia è nata dai fatti avvenuti durante la scorsa giornata di campionato. In quell’occasione volarono sputi, insulti e quant’altro. Eravamo davvero al limite dello sfottò, ma non si è arrivati ad avere conseguenze simili. È vero, dopo l’episodio c’è stata indubbiamente qualche provocazione di troppo da parte dello stesso Valente, ma ciò non giustifica un’aggressione del genere: sono molto deluso. Ringrazio Angeletti (dirigente Vigor Cisterna) per essere intervenuto in difesa del nostro allenatore, altrimenti sarebbe potuta finire peggio…”.

CONSEGUENZE - La rissa di Cisterna tiene banco ora nella massima serie regionale e farà parlare di sé ancora per molto. “Ho già ricevuto più volte le scuse di Daniele Di Ciaccio, con il quale non ho nessun rancore – prosegue Tomas Martino -. Adesso, però, pretendo che vengano presi seri provvedimenti nei confronti dei suoi tesserati. Mi aspetto il sostegno da parte della Federazione e delle altre società, dalle quali speravo di ottenere più solidarietà”.

PANCHINA ECOCITY - I periodi di ricovero ospedaliero sono ancora da stabilire per Benedetto Valente, ma l’ipotesi che potrebbero non trattarsi di tempi brevi non è remota. Per questo l’Ecocity Cisterna dovrà correre ai ripari cercando una guida temporanea alla squadra. “Valutiamo varie opzioni, per la prossima partita ci sarà Sandro Cavola in panchina, un collaboratore di Valente, poi si vedrà”.


Luca Venditti
 



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