GIRONE A - Sabato da ricordare per il Savio nel girone A del massimo campionato regionale: dopo il k.o. per 6-5 del Real Castel Fontana nel fortino dello Sporting Juvenia, il team di Medici sbanca 4-3 in rimonta il PalaSpes nel posticipo con il Poggio Fidoni - ora a -4 dalla vetta - e vola al comando solitario a +3 sui marinesi. Galante e compagni allungano anche sulla Vigor Cisterna: i pontini impattano sul 4-4 con la Nordovest, che resta a distanza dalle posizioni che contano, e subiscono l’aggancio dello Juvenia. Il Carbognano si converte nel miglior attacco del raggruppamento con il netto 13-4 sugli Hornets e si tiene dietro la TopNetwork Valmontone, corsara 4-0 sul campo della Futsal Isola. Si amplia il margine tra il gruppo di centro classifica e la zona playout: decisivo, in questo senso, il pirotecnico 6-4 imposto dal Real Ciampino all’Albano, che scivola a -5 dagli aeroportuali. Primo successo in campionato del CCCP, che passa 3-1 nella trasferta con l’Aranova e guadagna due posizioni in un colpo solo.

GIRONE B - È più solido, dopo la nona giornata, il primato nel girone B dell’Italpol: la squadra di Biolcati fa la voce grossa nel big match del PalaGems con l’EcoCity Cisterna e rifila al team di Valente un netto 7-2. Sono tre, ora, i punti di margine tra la capolista e il secondo posto: la Fortitudo Pomezia, avanti 3-0 con il Real Terracina, si fa rimontare sul 3-3 dagli ospiti e si vede raggiungere a quota 22 dalla United Aprilia, che liquida 7-2 la Vis Fondi e incamera la settima vittoria di fila. Inatteso il tonfo del Minturno: la banda Vanderlei cade 10-3 sul campo del Real Stella, fuori dalla zona playout con il secondo acuto in regular season, e perde il quarto posto a vantaggio della Vigor Perconti, corsara 11-4 in quel di Spinaceto. L’Atletico Anziolavinio si scopre sempre più grande grazie al 5-4 interno sul Pavona e si avvicina all’altissima classifica, chiude il quadro del penultimo weekend di novembre il preziosissimo 6-3 con il quale Il Ponte batte il TC Parioli e scavalca gli stessi biancoverdi.

Francesco Carolis

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