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Italpol in buone mani con Dell'Anna e Morezzi: "Così;;; crescono i nostri cuccioli"

 29/11/2017 Letto 1030 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:   
Società:    ITALPOL





L'anno zero, ma – anche se siamo solo all'inizio – la scuola calcio e il settore giovanile dell'Italpol stanno facendo passi da gigante. Merito del responsabile Marco Dell'Anna e del suo vice Massimo Morezzi: “Abbiamo iniziato nel migliore dei modi – racconta quest'ultimo -. Siamo riusciti a creare un gruppetto di bambini molto coeso e allegro. Attenti negli allenamenti e stupendamente motivati nelle partite che facciamo insieme ad altre squadre. Vedo in loro la voglia dell’apprendimento e questo fattore mi aiuta moltissimo nel portare avanti gli obiettivi della società”.

Risultati, questi, ottenuti anche grazie all'ottimo feeling che c'è tra i due: “Con Marco il rapporto è stupendo. Lui è una persona straordinaria. Oltre ad essere molto competente in materia, io e lui siamo legati da uno stesso obiettivo, che è quello di insegnare il gioco del calcio e del futsal con molta professionalità e attenzione all’educazione sportiva. È una figura importante in una società che mira ad avere un settore giovanile di livello e di estrema educazione sportiva. Marco lascia agli allenatori la giusta libertà di scelta negli allenamenti e nella preparazione alle partite, pur essendo sempre presente e molto attento a ciò che si fa e soprattutto a quello che si dice in campo. Non se ne parla mai, ma il linguaggio dei tecnici dovrebbe essere sempre ben controllato dai responsabili delle squadre giovanili e dalle federazioni”.

Cosa che accade all'Italpol, società che ha come obiettivo quello di arrivare sempre più in alto, con i più grandi e i più piccoli. “Dal canto nostro – conclude Morezzi - gli step a breve, medio e lungo termine si riuniscono in alcune fondamentali considerazioni: insegnare i sani principi dello sport e attenersi alle sane regole del mondo sportivo, creare un gruppo di amici e dare loro il senso di gioco di squadra, divertirsi, aumentare e/o consolidare la loro autostima, che dovrà essere messa a disposizione del gruppo. Crescere, sia atleticamente che psicologicamente come bambino e come futuro adulto, migliorare le capacità motorie e tecniche di ognuno dei nostri cuccioli e magari, perché no, tra un po' di anni regalare alla prima squadra qualche gran bel giocatore”. Ed è solo l'inizio...


Francesco Puma



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