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Heracles, da una telefonata alla vetta della C2. Macari: "Un gruppo di amici"

 30/11/2017 Letto 945 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Francesco Carolis
Società:    HERACLES





Dall’eroe della mitologia che ne dovette affrontare ben dodici, all’omonima squadra al comando del girone D di Serie C2 dopo otto delle ventisei fatiche stagionali, il passo è breve. Ercole, o Heracles - in greco antico -, è il nome assurto agli onori delle cronache nell’anno solare 2017: a una promozione fulminante dalla categoria inferiore, è corrisposto un avvio di stagione da urlo. Primato in solitaria, 19 punti sui 24 disponibili, tanta voglia di stupire ancora: gli scauresi, per ora, guardano tutti dall’alto verso il basso, ma la strada è lunga. Matteo Macari, già dallo scorso campionato, si divide tra il ruolo di copresidente e la veste di allenatore: un occhio da dirigente, l’altro da vero uomo di campo, con la stessa passione per una realtà nata da un gruppo di amici e lanciata ai vertici del futsal pontino e regionale.

MACARI - Sei successi in otto giornate hanno proiettato l’Heracles in vetta, per molti un evento a sorpresa: “Non siamo partiti per vincere - esordisce il tecnico -, ragion per cui trovarci lassù è una bella sorpresa anche per noi stessi”. Il rendimento è da primato, ma, nelle ultime due trasferte, è arrivato solo un pareggio: “È giusto sottolineare che abbiamo perso, seppur contro ottime squadre, dei punti fuori casa. La difficoltà maggiore sono le gare esterne: all’interno del medesimo girone si giocano due mini-campionati, uno sui parquet e l’altro sui sintetici”. Un ostacolo in più, ma tant’è e Macari guarda oltre: “Sarebbe bellissimo un giorno poter vedere tutte le squadre giocare nei palazzetti, o almeno nelle palestre. Fino a quel momento, però, dovremo essere noi ad adattarci: è certo che il nostro rendimento esterno dovrà migliorare”.


GRUPPO DI AMICI - Spesso, le più belle favole sportive nascono, davanti a una pizza e a una birra, da persone che condividono la stessa passione. L’Heracles, a conti fatti, rientra in quel novero: “Tutto parte da una telefonata nell’agosto 2016 del mio amico e nostro capitano Davide Corona, subito ci buttammo a capofitto nel reperimento di quanto era necessario. In 15 giorni, prima della chiusura delle iscrizioni, trovammo tutto: giocatori, struttura e fondi”. Una corsa di due settimane per costruire le basi di un sogno, la volata di una stagione intera per trovarne l’altezza: “È stato un campionato bellissimo, concluso con una promozione diretta che il Flora 92 di Mister Stredini ci ha fatto sudare non poco”. 



2017 DA SOGNO - Dopo la festa, subito la programmazione: “Quest’anno abbiamo confermato in blocco tutti i ragazzi con l’ingresso di Monaco e Corrente, poi abbiamo chiesto la disponibilità a Michele Treglia nel guidare gli allenamenti settimanali: è una persona di assoluta intelligenza e competenza. Io stesso mi sono assunto la responsabilità della gestione della squadra il sabato: per ora, grazie alla collaborazione di tutti, sta funzionando. Ci tengo a precisare - prosegue Macari - che, nella nostra realtà, nessuno percepisce compensi o rimborsi: tutti i ragazzi vengono ad allenarsi a proprie spese e lavoro permettendo, di questo sono loro grato”.


BAGARRE E BIG MATCH -
Primato sì, ma le avversarie sono tante e agguerrite: “È il campionato di C2 più equilibrato degli ultimi 10 anni. Sicuramente, visto dall’alto, il livello è un po’ più basso del passato, ma va detto che, dopo otto giornate, non ci sono squadre con meno di 4 punti, mentre l’anno scorso, nello stesso momento, ce n’erano addirittura tre. Le pretendenti sono tante e, allo stato dei fatti, è impossibile fare pronostici, ma sarà una stagione bellissima”. All’orizzonte, 60’ da urlo con la diretta inseguitrice Sperlonga. “È una squadra di livello di cui conosciamo alcune valide individualità. Affronteremo la partita nello stesso modo dal punto di vista tattico e con la stessa mentalità e voglia di vincere che mettiamo in campo contro chiunque. Abbiamo la nostra identità e non vogliamo snaturarla: se poi l’avversario sarà più bravo, a fine partita gli stringeremo la mano, come abbiamo sempre fatto”. Sabato, tutti al PalaBorrelli: un’altra fatica per Heracles, ma la forza, quella, non gli manca davvero.


Francesco Carolis



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