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#SupercoppaFutsal, Luparense: 6 super! Battuto 7-5 il Pescara in finale VIDEO

 20/12/2017 Letto 710 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Pietro Santercole
Società:    VARIE





Per la sesta volta nella sua storia, la Luparense conquista la Supercoppa italiana. Alla Kioene Arena, i Lupi spodestano il Pescara vincendo 7-5 e si aggiudicano il trofeo che mette di fronte la squadra vincitrice dello Scudetto a quella detentrice della Coppa Italia. Una finale splendida quella di Padova, che la squadra di Marin ha dovuto in pratica vincere due volte, visto il grande ritorno dei Delfini di Patriarca che nel secondo tempo avevano rimesso in equilibrio l’incontro dopo aver recuperato uno svantaggio di quattro reti.


LA PARTITA - Marin si affida a un quintetto formato da Ramon, Honorio, Taborda e Victor Mello, davanti al portiere Miarelli; Patriarca si affida tra i pali ancora una volta al giovane croato Mudronja e punta su Caputo, Rescia, Borruto e Cuzzolino come primo quartetto. La sfida inizia come meglio non potrebbe per la Luparense: Caputo si dimentica del pallone e Cuzzolino fa centro di sinistro da distanza ravvicinata. Sono trascorsi appena 77 secondi. Il capitano va vicino al raddoppio, Borruto sfiora invece il pareggio. Il 2-0 arriva al minuto 13’57’’: Taborda serve in banda sinistra Victor Mello, che beffa con uno splendido pallonetto Mudronja in uscita. Meno di due minuti e arriva un altro pallonetto, questa volta del neo-acquisto Jesulito, che sfrutta un altro assist (da terra) di Taborda. Rescia e Borruto provano a riportare i Delfini in partita, ma un doppio super intervento di Miarelli ferma i due campioni del mondo. Così, a 41 secondi dall’intervallo, è un altro campione del mondo – Taborda – a firmare il poker dopo una combinazione con Victor Mello. La prima svolta della partita arriva a tre secondi dall’intervallo. Sulla rimessa laterale di Salas, gli arbitri vedono – sbagliando – un tocco di mano di Tobe e assegnano il rigore: dal dischetto, Cuzzolino trasforma di potenza. La ripresa si apre con la squadra di Patriarca che preme sull’acceleratore. Borruto e Cuzzolino falliscono il gol, che poi “confezionano” al minuto 2’08’’ servendo un pallone che Rosa trascina dentro la porta stile “meta rugbistica”. E’ un altro Pescara, il tecnico abruzzese si affida a Cuzzolino portiere di movimento e il capitano porta i suoi a -1. Borruto, servito da Rescia, trova addirittura il pareggio a sei minuti dalla fine. L’equilibrio dura 75 secondi, perché Taborda sradica il pallone al connazionale Cuzzolino e lo serve a Honorio, che di destro insacca il secondo gol personale. E’ l’episodio che scioglie i campioni d’Italia, che trovano la rete su tiro libero con Victor Mello e poi ancora con Tobe. Rosa rende la sconfitta meno amara per un Pescara comunque grandissimo. Per la società del presidente Stefano Zarattini, premiata in mezzo i tifosi, è il sedicesimo trofeo della storia. “Sballa con i Lupi”, come recita lo striscione del popolo della Kioene Arena.

 

 

LUPARENSE-PESCARA 7-5 (4-1 p.t.)
LUPARENSE: Miarelli, Ramon, Honorio, Taborda, Victor Mello, Lara, Tobe, Duric, Jesulito, Pavanetto, Jefferson, Leofreddi. All. Marìn
PESCARA: Mudronja, Caputo, Rescia, Borruto, Cuzzolino, Ercolessi, Salas, Rosa, Scarinci, Di Matteo, Berardi, Pietrangelo. All. Patriarca 
MARCATORI: 1'17" p.t. Honorio (L), 13'57'' Mello (L), 15'13'' Jesulito (L), 19'19'' Taborda (L), 19'58'' rig. Cuzzolino (P), 2'08'' s.t. Rosa (P), 12'06'' Cuzzolino (P), 13'26'' Borruto (P), 14'41'' Honorio (L), 15'10'' t.l. Mello (L), 19'14'' Tobe (L), 19'34'' Rosa (P)
AMMONITI: Caputo (P), Cuzzolino (P), Mello (L), Borruto (P), Leofreddi (L), Rosa (P), Mudronja (P)
ARBITRI: Nicola Maria Manzione (Salerno), Dario Pezzuto (Lecce), Gaudenzio Raffaelli (Treviso) CRONO: Francesco Scarpelli (Padova)

 

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