Una stagione, la scorsa, chiusa in crescendo. Quella attuale iniziata sullo stesso passo della 16-17. “Sì, il salto di qualità c'è stato”, come conferma il tecnico Roberto Chiesa, ma ora la sua Bellator è in leggero calo, motivo per il quale bisogna tornare a lavorare sodo in vista del futuro.

Che giudizio dai a questa prima parte di stagione?
È stata un po' altalenante. La squadra ha giocato un ottimo calcio a 5 fino alla partita sospesa conil Kick Off, poi è calata fisicamente e abbiamo perso qualche punto per strada. In questo campionato così competitivo, se non sei al massimo, non vinci le partite, soprattutto una squadra come la nostra che punta a salvarsi. Detto ciò, sono molto soddisfatto.

Si è visto quel salto di qualità che società e staff tecnico avevano chiesto a inizio stagione?
Sì, abbiamo fatto dei passi da giganti, considerato che questo campionato è più difficile dello scorso anno. Nonostante ormai si siano definite le posizioni di classifica, nessuno può permettersi cali di tensione e atletici, come è successo a noi.

Tornerete in campo per il recupero col Kick Off. Su cosa lavorerete in questi giorni?
Intanto ci riposiamo, poi dal 27 cominciamo a fare un piccolo richiamo di preparazione per arrivare al top il 3 gennaio, ma anche per le gare con Breganze, Lazio e Olimpus.

Partite, sulla carta, quasi impossibili.
Certamente difficili, ma – se torniamo quelle di inizio stagione – possiamo dire la nostra. All'andata, con la Lazio facemmo un grande primo tempo e ce la giocammo anche contro l'Olimpus.

Qual è l'augurio per il 2018?
Che la squadra si salvi. Poi ci sarà da valutare se ancora sarò in grado di dare qualcosa a questo gruppo oppure sarà giusto cambiare. Non perché mi manchi l'entusiasmo, ma perché – a differenza dei presidenti – allenatori e giocatori vanno e vengono.

Francesco Puma

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