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Milano in analisi da Sau: i secondi tempi sono il grande problema

 27/12/2017 Letto 482 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MILANO





E’ sempre il solito Milano quello visto a Sedriano per la seconda giornata di ritorno, 15° turno di campionato di serie A, contro la Came Dosson. Solito perché nel primo tempo la squadra biancorossa, così come a Eboli sette giorni prima, termina in vantaggio col minimo scarto; ma poi nella ripresa non riesce a mantenere e rimpinguare il risultato subendo l’iniziativa, e i gol, avversari. Alla sirena finale è 4-2 per i trevigiani, con i meneghini che rimangono ultimi nel girone con 7 punti.


LA PARTITA - Il Milano ha tutti gli effettivi a disposizione, compreso Luft, già esordiente a Eboli. Mister Daniele Sau, quindi, schiera la migliore formazione con Tondi tra i pali, ultimo Urio, Alan e Esposito sulle bande e in avanti Gargantini. Risponde la Came Dosson di Mister Sylvio Rocha con Morassi tra i pali, Alemao ultimo, Rangel e Schiochet sulle laterali, e come boa “Japa” Vieira. Inizio di studio con Milano aggressivo e dopo tre minuti ecco la prima vera conclusione biancorossa con Gargantini. Dopo meno di un minuto risponde Schiochet e lo fa alla grande visto che porta in vantaggio i suoi. Azione che vede Alemao lasciare sul posto Alan con un rapido movimento di corpo e poi imbuca/tira verso la porta di Tondi. Sulla traiettoria ecco Schiochet che infila il piede per l’1-0 Came. Milano però non sta a guardare, anzi, paradossalmente, proprio grazie alla rete avversaria aumenta il numero di giri e al 4’30” giunge il pari con Luca Peverini che raccoglie sul secondo palo la bella azione di “Ziba” Ziberi. L’1-1 trascina i padroni di casa e sempre Peverini è protagonista di almeno tre azioni pericolose. Quella più clamorosa è al 6’30” quando Horvat gli consegna una facile palla da spingere in rete ma il biancorosso giunge poco cattivo all’appuntamento. Dall’altra parte si fa vedere Belsito che con una bomba impegna severamente Tondi, eccezionale a deviare in angolo con le punta delle dita. Ma alla fin fine, sul parquet di Sedriano, si vede solo Milano. E al 9’29” ecco il momentaneo vantaggio con capitan Marcello Esposito che conclude un’azione corale con una puntata che non dà scampo al portiere della Came Dosson, Morassi. Sul 2-1 il confronto si vivacizza ancor di più. All’11’ i trevigiani colpiscono un palo con Rangel sugli sviluppi di una rimessa laterale, mentre ancora Peverini continua il duello con Morassi che risponde alla grande deviando in angolo. Ma l’azione più clamorosa del primo tempo passa tra i piedi dei giocatori del Milano a 4 minuti dallo scadere. Grande azione corale con protagonisti Luft, Alan e infine Gargantini che non devia in rete da posizione molto favorevole e a Morassi praticamente battuto. Una prima frazione di gioco in cui Milano avrebbe meritato di chiudere almeno sul 3-1, ma così non è stato aprendo le porte alla ripresa che, come detto, è la vera antagonista della squadra di Sau. Un secondo tempo che, dopo la bella conclusione al volo di Ziberi all’1’45”, vede al 4’38” il pareggio della Came con Vieira. L’azione parte sulla destra con Belsito che conclude ma la palla, respinta dalla difesa biancorossa, si impenna. Sembra un’azione finita ed invece Belsito è bravo a crederci e a scodellare  alla cieca un pallonetto verso centro area dove Japa realizza in acrobazia. Il 2-2 riporta nei ranghi la partita. Leandrinho al 7′ impegna Morassi con un potente tiro dopo la sponda di Horvat. Ma è il minuto 9’06” che cambia il volto del pomeriggio. Calcio d’angolo per la Came: Alemao, con un preciso cross, pesca Grippi solo in area con quest’ultimo che non ha difficoltà a deviare di testa in rete per il vantaggio trevigiano (3-2). A questo punto Milano tenta di organizzarsi, ma man mano che trascorre il tempo la squadra di Sau non ha più la potenza e la lucidità per rispondere alla buona difesa della Came. Per dire il vero c’è anche un po’ di sfortuna per i biancorossi, come ad esempio con Ziberi che, all’11’40”, conclude bene ma Morassi devia con il tallone in calcio d’angolo. A 6’23” dalla sirena finale Sau chiama il time-out e dispone l’uomo di movimento (Peverini a staffetta con Tondi). Non ne viene fuori nulla se non il definitivo 4-2 della Came Dosson con Rangel al 18’03” che dalla propria metà campo appoggia di piatto verso la porta sguarnita milanese.


MEDITAZIONE - se il Milano potesse fare affidamento sui risultati acquisiti nei primi tempi di tutte le gare fin qui disputate in campionato forse sarebbe tranquillo a metà classifica. Purtroppo le partite durano 40 minuti effettivi e i secondi tempi per i ragazzi di Sau sono sempre fatali. C’è da meditare e raccogliere le forze per le prossime partite contro delle dirette rivali. Prima in trasferta con la Lazio e poi a Sedriano contro IC Futsal.


Ufficio stampa Milano
 



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