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Roma-Ljubljana in 778 km: #FutsalEURO, un'avventura da vivere con C5Live

 30/01/2018 Letto 723 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Pietro Santercole
Società:    VARIE





Ogni Europeo racconta una storia diversa, unica, da vivere. E' come se fosse la prima volta, anche se in realtà è la quinta. La prima volta facente parte di una "Redazione Superior", dove il confronto, il dibattito e le critiche costruttive aiutano a crescere. La prima volta in macchina alla volta di un paese straniero, mai visitato prima d'ora: la Slovenia. La prima volta in macchina non ti fa ammattire nel ricordare tutto ciò che non puoi portare in aereo, ma con il proprio capo è quanto di più difficile da raccontare, molto più di un pezzo sugli intoppi delle liste per le prossime elezioni per il rinnovo dei due rami del Parlamento: le parole al miele rischiano di scivolare nella retorica. E se poi il miele è troppo dolce e non piace? Meglio la cruda verità, è più gustosa: un po' come i gamberoni rossi, il carpaccio di spada e la tartare di tonno con erba cipollina e pistacchio.

IN VIAGGIO - Sveglia all'alba, in modalità automatica. Il caffè sale sulla macchinetta praticamente a occhi chiusi, si mettono le ultime cose a caso in valigia, sicuri che tanto, a viaggio cominciato, rimbomberà certamente il memorabile urlo di "Homer Simpsoniana" memoria: "Ndooo, mi sono dimenticato lo spazzolino da denti". La Metro A fa capolinea ad Anagnina, a due passi dalla Reda di Ciampino. E' l'inizio del viaggio: uscire dal raccordo anulare, che circonda la Capitale, è un po' come decidere a tavolino di fare un figlio a fine gennaio. E se poi nasce una una bambina? La chiameremo: Roma. Il viaggio è lungo, molto lungo: 778 chilometri per l'esattezza, più 200 km tondi tondi per riprendere un pc dimenticato a casa, con tanto di stop and go a Orte. Tre soste in tutto, mentre a Fiumicino Sibilia, Gravina e Tommasi si danno battaglia per diventare il successore di Tavecchio: in Slovenia, si scoprirà che non ha vinto nessuno, se non il solito Malagò, promotore del Commissariamento della FIGC. Chissà cosa vorrà dire per il futsal. Tant'è. Tre soste, la più importante certamente a Bardolino del Mugello, dove il sole ci ha lasciato già da un po' (non lo vedremo più), in tempo, in tempo, per comprare le catene, obbligatorie nel periodo invernale in autostrada, proprio mentre la polizia sta facendo multe a tutto spiano: 180 euro e -7 punti sulla patente. Meglio comprarle. Le tappe di avvicinamento a Euro 2018 si dipanano fra un argomento sul futsal (perchè Menichelli non ha portato Fortino? Ci sono 9 eroi di Anversa 2014 fra gli Azzurri), una notizia da inserire per aggiornare il sito e l'organizzazione per produrre argomenti anche per chi è rimasto in Italia e si godrà Euro 2018 su Fox Sports, con una visibilità mai vista prima d'ora. Tanto alla guida c'è il capo, dipendesse da lui farebbe tutta una tirata. Nel tardo pomeriggio, ecco il confine: per entrare in Slovenia bisogna acquistare obbligatoriamente una "Vinjeta", alias un bollino - 15 euro per una settimana, 30 un mese - da attaccare in macchina per andare in autostrada senza prendere una multa salata.


UN ALTRO VIAGGIO - A cena, nella nazione dell'undicesima fase finale di una kermesse continentale, prossima all'inizio. La nebbia aumenta in maniera esponenziale, così come le domande su un Europeo che non sembra avere padrone, anche se finora hanno vinto solo Spagna, Italia e Russia. Chissà che competizione sarà? Un bel po' nettare degli dei, un altro articolo per il Magazine. Il resto lo scopriremo solo vivendo.


Pietro Santercole



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