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#FutsalEURO, diario di bordo: day 2. La Capasanta e la Grande Mela mozzicata

 31/01/2018 Letto 674 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Pietro Santercole
Società:    VARIE





Ljubljana di giorno è una città dalle strade piccole con mille rotonde. Case basse e qualche albergo altissimo. Classica colazione internazionale, si fa rifornimento per la prima, lunga, giornata di #FutsalEURO: questo l'hashtag lanciato direttamente dagli organizzatori, diventato subito virale sui Social.


CASA ITALIA - La prima tappa è al Radisson Blu Plaza Hotel, più semplicemente Casa Italia. Fuori c'è un freddo pungente, ma dentro il calore degli Azzurri è avvolgente, riscalda i cuori e le membra. Ci sono anche gli avversari Azzurri del triangolare A. La Slovenia di Rok Mordej (ex New Team Gorizia), del girovago Cujec (Pesaro, Gorizia, ex Asti e Luparense) e del "laziale" Bizjak: vista la loro disponibilità, impossibile non fare un'intervista, in italiano naturalmente. C'è anche la Serbia del "napoletano" Peric: Marko è squalificato e il suo debutto a Euro 2018 coinciderà proprio con l'esordio dell'Italfutsal. "Aspettate, c'è Andreijc! Vezza, ci facciamo due chiacchiere?". Risposta affermativa. E vai con un altro video. Una puntatina al Media Center per l'accredito number 5, poi di nuovo a Casa Italia, per altre interviste con gli Azzurri. Miarelli e Mammarella sono i protagonisti di un servizio di Fox Sports, in stile Le Iene: il campione d'Italia, da buon romano è più spigliato, Stefanone l'abruzzese si intimidisce davanti le telecamere. Entrambi mostrano la "parata a croce iberica" e sono convinti che l'Italfutsal farà bene: credergli non fa male.


L'ARENA STOZICE - Il pranzo è veloce, "last minute", proprio come la prima giornata di #FutsalEURO: due pareggi scaturiti nell'ultimo minuto di gioco. L'Arena Stozice è un impianto costruito in appena 14 mesi e ribattezzato dai lubianesi "capasanta", per la sua forma che assomiglia a quella di una conchiglia. Dentro racchiude una prelibatezza: un campo da futsal dove più di 10mila spettatori assistono alla gara inaugurale fra Slovenia e Serbia. Il derby balcanico non è affatto spettacolare, gli anfitrioni volano 2-0, ma vengono ripresi a 28" dalla fine, dal guizzo di Tomic utilizzato come portiere di movimento. Se il pari fra le due eurorivali della Nazionale di Menichelli si poteva anche ipotizzare, l'1-1 fra Russia e Polonia è qualcosa che forse nemmeno il più ottimista dei tifosi polacchi avrebbe mai immaginato. Chishkala illude, Niyazov potrebbe finire tranquillamente nella prossima "Top Five Horror" di Stefano De Grandis per il clamoroso raddoppio fallito (a porta vuota) in extremis: sul ribaltamento di fronte (a 9" dal suono della sirena) Kubik decide di inventarsi un golazo tanto bello, quanto sorprendente. Altro pari e patta, in barba a chi pensa che nelle partite di futsal il più forte batte sempre il più debole.


PRO E CONTRO - La UEFA è sempre precisa e impeccabile, per qualcuno sa organizzare un evento meglio della FIFA. Tutto vero. C'è perfino un rinfresco dove gli gnocchi al sugo hanno sostuito quegli insopportabili panini con il cetriolo dentro. Peccato che anche l'Achille Continentale ha il suo Tallone: una connessione internet che, non si sa perché, favorisce solo chi ha un pc con una Grande Mela mozzicata, proprio come accaduto a Belgrado 2016. Uguale, identico, spiccicato. Molti altri addetti ai lavori a cui quella Grande Mela mozzicata non piace, è indigesta, o più semplicemente non ce l'hanno, tornano indietro nel tempo, a quando c'era il Vic 20, l'Atari e il Commodore 64, prima ancora della mitica Amiga 500, con una velocità che ricorda vagamente il Modem 56K. Bisogna risolvere in fretta il problema. Domani è un altro giorno e si vedrà.


Pietro Santercole



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