Da Francesco Cipolla a Piero Basile. Vuoi per un motivo apparentemente inspiegabile che possono capire solo i diretti interessati, vuoi per la mancanza di risultati, vuoi per un cambiamento di programmi societari in corso, a sette turni dal termine della regular season, quasi mezza Serie A è partita con un tecnico e ora ne ha un altro.

COME SI CAMBIA - La prima a cambiare è stata il Lollo Caffé Napoli, nonostante il successo sulla Lazio, il secondo posto in classifica e una delle migliori difese del campionato: esonerato Cipolla, riecco Polido in Italia. In quella stessa settimana (dopo la quinta giornata e prima della sesta), Colini presenta le proprie dimissioni, il Pescara le respinge, ma il 9 novembre - all'indomani della sconfitta casalinga dei Delfini, nel recupero, contro Milano - il divorzio è ufficiale. A metà gennaio, saltano altre due panchine: Ciccio Angelini si dimette dopo la debacle della Lazio a Pescara e l'ultimo posto in classifica insieme al Milano (promosso il suo vice, Fabrizio Reali) Massimiliano Mannino paga le sei sconfitte di fila dell'Axed Latina e, dopo il derby perso con il Real Rieti, viene sollevato dall'incarico, per far posto al portoghese Kitò Ferreira. Euro 2018 incombe, l'Acqua&Sapone approfitta della lunga sosta per destabilizzare un ambiente calcettistico, ignaro dei problemi fra tecnico e società: via Antonio Ricci (secondo in classifica e con il migliore attacco del campionato) arriva il pluridecorato Tino Perez. Cisternino-Lazio è l'ultima partita di Piero Basile sulla panchina dei cistranesi. Che iniziano la stagione con un roster completamente smembrato durante la finestra autunnale di futsalmercato. Il tecnico di Martina getta la spugna. Sei allenatori di quattordici squadre avvicendati in 19 giornate, quasi uno ogni tre turni. Che vitaccia essere un tecnico di #SerieAFutsal.

Pietro Santercole

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