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Catania, dal sogno Roma al Cures: "Esperienza unica, qui un gruppo fantastico"

 22/02/2018 Letto 1005 volte

Categoria:    Serie D
Autore:   
Società:    US CURES





Nel mondo del calcio, Dario Catania sognava una carriera diversa da questa, ma spesso bisogna fare i conti con la realtà. Che è un'altra. Perché uno su mille ce la fa, che non vuol dire poi aver fallito per forza, ma aver fatto un percorso diverso rispetto a quello che uno si era immaginato. Oggi, dopo sei anni nelle giovanili della Roma a calcio a 11, Dario gioca a futsal, in un Cures che punta con decisione ai playoff per la promozione in Serie C2. Non rinnega niente del passato Catania, anzi. “L'esperienza alla Roma è stata bellissima e formativa a livello caratteriale, peccato per alcuni errori commessi che hanno compromesso il mio cammino. Sono stato allenato da Montella, De Rossi e Tovalieri, non avrei potuto chiedere di meglio”.

CARRIERA - Dopo la Roma, Catania ha giocato in Eccellenza nel Futbolclub, dove è stato frenato dagli infortuni, ed è diventato istruttore di scuola calcio al Canottieri Roma. Ed è lì che ha conosciuto un altro allenatore fondamentale per la sua carriera, quel Roberto Lelli che ora siede sulla panchina del Cures. “A lui devo tantissimo – racconta il giocatore – mi ha visto crescere e pochi mesi fa mi ha proposto di andare al Cures. Non potevo dirgli di no”.

NIENTE DI MEGLIO - Sabato riprende la marcia verso i playoff. Dopo due settimane di stop, ecco il Babadook: “Dobbiamo dare continuità ai nostri risultati, quindi mi aspetto una grande prestazione”. Parla già da leader Catania, anche se i primi passi sono stati difficili. “Sono due sport completamente diversi, ma grazie al mister e ai miei compagni mi sono ambientato. Il calcio a 5 mi piace sempre più e questa è un'ottima società. Ho trovato un ambiente di persone serie e soprattutto simpatiche, che amano fare sport per quello che è. I ragazzi sono veramente un gruppo fantastico con cui mi trovo bene, tant'è che in squadra ho anche due dei miei migliori amici, Lenzerini e Fruscella. Meglio di così non si può!”.

 

Francesco Puma



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