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Uno staff robusto e tante idee a Lecco. Maruccia: «I migliori al posto giusto»

 15/03/2018 Letto 747 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    LECCO





7 risultati utili consecutivi e una voglia matta di andarsi a prendere quei playoff, rimasti l’ultimo obiettivo stagionale. E dopo aver diviso la posta con il Città di Asti nell’ultima uscita stagionale, i lariani si preparano ad affrontare un’altra diretta concorrente. Prospettiva idilliaca quella di un doppio sorpasso, possibile qualora si verificassero degli eventi favorevoli.

IL MEGLIO – “Finalmente si vede un Lecco diverso, che diverte quando lo si vede giocare. Questo è frutto di varie concause, sia il cambio in panchina sia l’irrobustirsi della società. Finalmente vediamo la possibilità della post season”, la gioia del direttore generale in casa lariana, nel vedere una squadra trasformata, rinata e finalmente in grado di competere per l’unico obiettivo stagionale rimasto: la promozione in A2 per via indiretta, tramite la post season. “Lo staff che c’è dietro cresce di numero e si consolida. C’è una politica per la quale vogliamo mettere i più bravi dove possano rendere meglio. Per questo è arrivata una persona come D’Onofrio, un esempio tra tanti che testimonia la nostra voglia di crescita e l’ambizione”.

PRIORITÀ – Il d.g. della società lariana non si sofferma soltanto sul campo, riuscendo ad offrire una panoramica ampia sui propositi del sodalizio di Elena Ionel e mostrando quanto siano chiare le idee. “Le priorità sono varie: prima di tutto potenziare la scuola calcio e abbiamo segnali incoraggianti. Da 24 bambini siamo già passati a 40, tra preiscrizioni e conferme, e abbiamo la possibilità concreta di raddoppiare i tesserati iniziali. Poi ci sono i playoff, dobbiamo centrare quell’obiettivo per tanti motivi, sia per investimenti che per la crescita della società”, le idee che riguardano il campo e il lato meramente sportivo. Ma Maruccia è soprattutto uomo che lavora fuori dal campo e spazia in altre direzioni. “Abbiamo finalmente una sede sociale strutturata, con degli uffici; non la solita tana di facciata. Siamo a buon punto, bisogna solo arredarla e inaugurarla. L’ultima cosa che vorrei per il Lecco è un sogno, quello di dotarci di una struttura tutta nostra, un palazzetto nel quale giocare di propietà. La speranza c’è, gli incartamenti pure: ma è ancora presto per dare ufficialità su modalità e tempistiche”. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, molte speranze hanno fondamenta realistiche.

Marco Panunzi



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