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Ternana, risolta la crisi tecnica. Basile: "Rientrato ogni tipo di fraintendimento"

 16/03/2018 Letto 386 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    UNICUSANO TERNANA





Giorni di riflessione in casa Ferelle, tanto da dare qualche giorno in più di libertà a tutti: “Si, ho ritenuto che staccare la spina anche più di quanto preventivato fosse importante per le ragazze e per lo staff - afferma Damiano Basile -. A volte le delusioni si devono far decantare, come un buon vino rosso.”


Di fatto però sabato mattina le dimissioni dello staff hanno prodotto una turbolenza nell’ambiente di non poco conto: “Si, la nostra piazza è unica in questo. In Italia non esiste piazza uguale e in Europa, come ho già detto tante volte, si vive il calcio a cinque femminile forse solo a Burela in Spagna in un modo simile. Chiaramente la delusione forte è stata una botta tremenda per i tifosi che ci avevano addirittura seguito in tanti a Bari e alle undici del mattina. Siamo arrivati al Palazzetto un’ora e mezza prima della gara, come di consueto, e la prima cosa che abbiamo visto appena arrivati nei pressi del parcheggio è stato un bandierone rossoverde, a Bari, a cinquecento chilometri di distanza, alle nove e mezza del mattino: immaginate voi la spinta che può dare una immagine del genere. Il campo poi delle volte può essere crudele e infatti non abbiamo avuto neanche un po’ di fortuna nella prestazione, anche se qualcosa in più potevamo e dovevamo metterlo”.


Insomma una Coppa messa alle spalle? “Non voglio risultare troppo francescano nell’atteggiamento, ma nello sport e nel calcio c’è sempre una partita dopo e sono sicuro che Pescara riporterà il sorriso su tante facce dei nostri tifosi. Le ragazze e lo staff sono compatti e convinti che si può arrivare, tramite il lavoro quotidiano, alla vittoria”.


Appunto, staff e squadra, le dimissioni di fatto erano per innescare una reazione nella squadra? “Le dimissioni dello staff sono state un grande gesto di serietà, abbiamo uno staff tecnico da A maschile, che ragiona con una mentalità di altissimo profilo come si fa a quei livelli e chiunque a quei livelli buchi un appuntamento in quel modo come la Coppa a Bari si sente in dovere di rimettere il mandato nelle mani della società. Spesso nel maschile sono le società stesse che mandano a casa su due piedi le persone, nel femminile non è così e anche questo gesto forse non è stato ben capito da tutti e da tutte. Appena spiegato a chi non lo avesse capito, è rientrato qualsiasi tipo di fraintendimento. Onore a tutti le parti in causa, d’altronde un generale senza esercito è solo un pazzo che va al suicidio e un esercito senza generale è solo un gruppo di persone che va al massacro. Per ciò che concerne la reazione, c’è stata ed è stata compatta: non so se sia stata cercata dallo staff, ma di una cosa sono sicuro: la mia è una squadra matura e intelligente non che di grande spessore sportivo, ho mezza nazionale brasiliana, i punti cardine di quella italiana, tanta gente che ha fatto la storia della nostra Serie A e le giovani più di valore che ci sono nel panorama. Dormo sonni tranquilli”.


Insomma si riparte tutti uniti? “Si è sempre stati uniti, come ho sempre creduto in tutti, l’ho detto a squadra e staff anche a caldo tornati in hotel a Bari. Siamo un ambiente e un gruppo di altissimo profilo, fatto di persone di grande spessore, con tutto il rispetto per tutti, ma noi siamo la Ternana Femminile. Società, tifosi, staff e squadra”.


Un ultimo desiderio? “Che ci sia un esodo come sempre a Pescara, perché questa squadra adesso ha bisogno solo di tanto sostegno e tanto tifo. Sono sicuro che dopo un po’ di chiarezza i tifosi capiranno e ripartiranno con noi ancora più convinti di spingere questa maglia fino a alla fine”.


Ufficio Stampa Ternana



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