Meno due. Meno due partite alla fine di un campionato vissuto da protagonista. Meno due partite per decidere se quella corona tanto ambita cingerà il capo dell'Imolese, reggente indiscussa del girone o se, con un coup de foudre, passerà nella mani del suo temuto antagonista, il Pro Patria. L'undicesima giornata sembra far vacillare le certezze dei rossoblu, forse adagiatisi sulla lunga scia di risultati positivi o forse, piuttosto, prostrati dal peso di un ruolo tanto onorevole, quanto precario. Il Santa Sofia si porta in vantaggio e la sua porta, stregata, non ammette recuperi. I rossoblu impiegano un tempo e mezzo prima di puntare i piedi e rialzarsi: non dèi caduti, ma giovani uomini sospinti dall'amor proprio e dall'amor di squadra. Arriva il pareggio con Grelle, poi, in inferiorità numerica, un vantaggio che fa di Stefanoni il 'salvatore'. Cade Carpino, espulso e, dunque, indisponibile per la gara contro gli Eagles Sassuolo, acerrimi nemici nella gare giovanili. L'intenso profumo della vittoria contro il Santa Sofia dovrà svanire prima del prossimo impegno in trasferta. I modenesi, reduci dalla batosta contro il Pro Patria e condannati dalla matematica ai play-out, si giocheranno la posizione in classifica, contro avversari a distanza tutt'altro che arrendevoli. I rossoblu, memori della precedente esperienza, dovranno affilare le armi contro il portiere Martina, caposaldo della formazione ospitante e ostacolo faticosamente superato nella gara d'andata. Resta una sola domanda: chi, sabato, alzerà al cielo le mani in segno di vittoria?  


Ufficio Stampa Imolese

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