Una rincorsa folle, un girone di ritorno da sostenere a livelli altissimi per entrare nella zona post season. Dopo un cammino encomiabile nella seconda parte della stagione, la squadra lariana ha raggiunto i playoff con una giornata di anticipo, riuscendo a coronare l’ultimo obiettivo stagionale rimasto.

EMOZIONI – Serviva un mister nuovo, come Arellano, e un collaboratore specializzato in rimonte, come D’Onofrio, ai colori lariani per raggiungere quella zona post season tanto agognata. “Certo che siamo contenti, è stata una rincorsa emozionante e che corona il nostro sogno. Sono molto soddisfatto della nostra scalata, non era per niente facile”, le sensazioni di Pietro Quarenghi, uno degli estremi difensori della compagine lecchese, protagonista di una rincorsa mozzafiato ai danni delle rivali. “Siamo partiti dal basso, direi in una situazione di ampio svantaggio in classifica, e siamo riusciti a rialzare la testa e arrivare in alto. Con Arellano sono arrivate molte migliorie, siamo più squadra e abbiamo degli schemi più efficaci; anche il lavoro di noi portieri è diventato più facile”.

FUTURO – Il 5-3 esterno con cui il Lecco si è imposto sul Videoton Crema è stata la pietra miliare che ha permesso a Quarenghi e compagni di strappare il pass per la post season. Di Iacobuzio, Halimi (doppiette per loro) e Caglio le reti lariane. “Non sono stato impiegato in maniera continuativa ma non bado a questa cosa. Abbiamo Gui Boschiggia che è un portiere molto valido e che sta ben figurando. Dal canto mio mi sto allenando per una crescita personale”, i complimenti del portiere del roster lariano al suo compagno di reparto. Pietro torna da un infortunio al ginocchio e potrebbe giocarsi le sue possibilità sabato col Bergamo. “Mi piace vedere il Lecco procedere allo stesso modo di sempre, dal basso verso alto: non siamo inferiori a nessuno, giochiamo il miglior calcio a 5 del girone A. Ed ora che siamo entrati nella post season, non abbiamo paura di nessuna squadra”. Quarenghi traccia la strada: alla post season mancano 40’ effettivi.

Marco Panunzi

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