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TomorrowFutsal, un innamorato del futsal alla TopNetwork di De Bonis: Emanuele Stoccada

 19/04/2018 Letto 1356 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:   
Società:    VARIE





Un amore, una felicità, una fierezza. Questo è il futsal per uno dei migliori interpreti del calcio a 5 regionale, nella stagione che si avvia alla conclusione. Con un curriculum invidiabile e un potenziale col quale si può arrivare in alto. Anche secondo il suo mister, Luca De Bonis.

LA STORIA – Quella di Emanuele è davvero una storia d’amore, come quelle di una volta. Quando ci si incontrava da piccoli e l’innamoramento durava per sempre. “Ho iniziato con futsal da bambino, neanche mi ricordo quando ho cominciato sinceramente. Ma già da allora avevo capito molte cose sul mio futuro”, il racconto di Stoccada, che a calcio a 5 ha iniziato a giocare nella classica squadra sotto casa, quel Casal Torraccia che ha lanciato anche Galbiati (oggi al Savio). Un piccolo sbandamento c’è stato, effettivamente, una cotta passeggera sponda Cisco che non ha fatto altro che ribadire quale fosse il vero amore. “Ho provato col calcio a 11 ma è stata cosa di poco conto. Ero un pesce fuor d’acqua, giocavo con la suola e con le classiche posture del futsal, lo sport che mi sento cucito addosso. In più anche l’ambiente non mi è piaciuto particolarmente. Questo mix di fattori mi ha fatto tornare sui miei passi ed è stata la migliore scelta che abbia mai fatto”, il racconto di Eanuele, che conclude con una dichiarazione d’amore sui generis. “Provo amore, felicità e fierezza quando penso al futsal: i palazzetti, il parquet, gli scarpini lisci, le cornici di pubblico. Cose meravigliose, quelle che mi emozionano di più”.

DICONO DI LUI – Il cambio in panchina per la TopNetwork, avvenuto agli inizi dello scorso dicembre, ha portato all’ingresso come guida tecnica di Luca De Bonis al posto di Chicco Spanu. “Il punto di forza di Emanuele è duplice: c’è innanzitutto il fatto che tecnicamente è molto bravo e poi il fatto che fisicamente ha una struttura importante. Uniti alla componente mentale, nella quale è molto forte, questi sono i fattori che rendono Emanuele superiore ai suoi coetanei, secondo me”, il pensiero del tecnico, esperta guida che nel curriculum vanta esperienze con la Real Roma Sud e con Il Ponte. Che poi valuta quale siano le peculiarità da migliorare, per il suo giocatore. “Tutti i giocatori giovani devono migliorare tatticamente, è normale; e poi deve imparare a giocare più coi compagni, ogni tanto gioca da solo”, scherza il tecnico. 

STATISTICHE – 25 gol in C1, anche se non sono valsi per l’ingresso ai playoff. La TopNetwork Valmontone (in cui Emanuele gioca in prestito, il cartellino appartiene alla Lazio) si è arenata a 3 punti dalla soglia della post season. “Ci credevamo, era quello il nostro obiettivo ovviamente. Purtroppo non lo abbiamo raggiunto ed il motivo è semplice: troppi punti persi nel girone di andata, se li avessimo conquistati oggi guarderemmo una classifica diversa”, il presente di Emanuele. Che nutre molti sogni per il suo futuro, sebbene sia molto lucido mentre ne parla. “So bene che questo è uno sport molto volubile: non si sa mai cosa accadrà nel futuro, non sai mai se, chiusa una stagione, se ne aprirà un’altra. Nel caso la mia strada nel futsal continuasse mi auguro di poter apprendere da tutte le persone che incontrerò sulla mia strada, allenatori e giocatori. Voglio ancora rubare con gli occhi, come si dice”. E per uno che si è allenato in biancoceleste con Giasson, Laion, Gedson e Fortini questo è un proposito serio.

Marco Panunzi



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