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L»â„˘amarezza in casa Active Network. Candeloro: «Fuori dai playoff per un software»Âť

 20/04/2018 Letto 1152 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    ACTIVE NETWORK VT





Sfuma il sogno playoff per i viterbesi dell’Active Network. Il controricorso presentato dai dirigenti della società è stato respinto dalla Corte Sportiva d’Appello, obbligando Mastropietro e compagni a non poter disputare la post season.

AMAREZZA – Il direttore sportivo Andrea Candeloro è molto deluso per l’estromissione dai playoff comminata oggi dagli organi di giustizia federali. “La cosa che mi dispiace di più è che nella sua storia al Viterbo non è stato mai fatto un ricorso, a testimonianza della bontà della società. Ricevere il primo, dopo 10 anni di carriera, in una circostanza del genere, quando ci giocavamo l’ingresso alla post season e perderlo, è frustrante”, le parole amare del d.s., che rimarca il disappunto per la misura adottata nei confronti dell’Active. “Il ricorso è stato presentato su un giocatore, Alex Caci, nato in Italia, residente in Italia da sempre e tesserato dal 2011: non c’è nessuna regola scritta nel regolamento federale (LND) che preveda che una società verifichi la regolarità della posizione di un italiano”. Questo il pensiero del giovane direttore sportivo, che entra più nel in profondità riguardo al suo stato d’animo. “Da molte parti siamo stati attaccati, siamo stati accusati di negligenza e di noncuranza per cose che avremmo dovuto vedere o sapere. Sono stato insieme al mio ormai carissimo amico Marco Valenti e a Forieri – dirigenti della società viterbese, n.d.r. – 4 giorni e 4 notti a studiare le carte e le contromosse: ho chiamato anche vari avvocati e tutti mi hanno risposto che non si può fare niente paradossalmente, perché questo giocatore è italiano”.

PRECEDENTE – Andrea non è tipo da reagire solo con la disperazione. Ed anche in un momento come questo trova l’elemento costruttivo della faccenda. “Tanti presidenti mi hanno chiamato, perché avevano situazioni analoghe: hanno scoperto, solo dopo quello che è successo a noi, di avere giocatori nella stessa posizione di Caci, cioè che sono italiani ma con la dicitura ‘dilettante non formato’. Questo è l’assurdo, che sia un errore del sistema informatico; e da una parte, volendo essere realisti, sono contento che siamo stati precursori di questa mancanza, che il nostro possa costituire un precedente per il futuro”, il commento di Andrea, che estremizza il concetto con un paradosso. “Volendo spingere al limite massimo l’assurdo, praticamente adesso tutti questi casi saranno messi in regola. Perché fino a ieri nessuno sapeva, ma da oggi tutte le situazioni uguali verranno sanate”.

FUTURO – A margine di una stagione ben disputata dalla squadra di Viterbo, sebbene sia poi andata a finire in maniera negativa, Andrea Candeloro dimostra di sapere cosa vuole dal suo futuro. “L’amarezza e la delusione sono cocenti, sono molto dispiaciuto per quello che è successo. Per questo, ad oggi, non me la sento di pensare immediatamente al futuro. Ho ricevuto delle offerte ma non è ancora il momento di pensare a questo: osserverò dei giorni di vacanza prima di prendere una decisione”. Perché ora, forse, per sbollire la delusione, l’unica cosa da fare è prendersi un tempo di riposo.

Marco Panunzi



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