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Bagalà  e quella B che non era tra i piani. «Allo Sporting Juvenia lo stesso entusiasmo»

 16/05/2018 Letto 1324 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    CLUB SPORT ROMA





Lo Sporting Juvenia è un cantiere aperto. Se da un lato molto è stato fatto, con la vittoria del girone A di Serie C1 che ha regalato l’accesso alla serie cadetta, c’è altrettanto da fare per irrobustire una società che sia all’altezza del nuovo anno sportivo.

PROGRAMMAZIONE – “Stiamo tutti i giorni qui, a programmare il futuro. Ogni giorno parliamo con vari interlocutori per progettare la serie cadetta. Lo facciamo con lo stesso entusiasmo dell’anno scorso, con la voglia di rimanere noi stessi: puntiamo a lavorare con una rosa giovane, l’età media sarà ancora più bassa di quella dello scorso anno”, lo sguardo sul cantiere aperto dello Sporting Juvenia da parte di mister Alessandro Bagalà. Per la società di via Ischia di Castro l’entusiasmo ancora non si esaurisce: festeggiamenti con tanto di Coppa e di festoni a forma di lettera B. Tutto condito dal fattore sorpresa. “Per noi essere saliti così in fretta è sorprendente: onestamente lavoravo ad un ciclo che ci avrebbe permesso di fare il salto in 3 o 4 anni. Come sempre puntiamo sul concetto di lavorare su una squadra per più stagioni; sono contrario a durare un anno, non farò un instant team, anche se ci vorrà più tempo per imparare a conoscere la categoria”.

LAVORO – Alessandro è un tecnico di quelli vecchio stile, almeno nella teoria. Ossessionato dalla cultura del lavoro, dalla ricerca del risultato con la dedizione e l’impegno. “Nessuno dei nostri giocatori ha esperienza nei campionati nazionali, quindi non bisogna nascondere il fatto che sarà difficile il passaggio in cadetteria. Però è altrettanto vero che essere arrivati a vincere la C1 in questo modo ci regala spinta ed entusiasmo”, il pensiero di Bagalà, che si prepara a ripartire dopo aver annunciato l’approdo, nei quadri tecnici della società, di Alessio Luzi, ex allenatore della juniores e degli Allievi all’Olimpus. “Faremo delle modifiche a livello societario, imposteremo da subito allenamenti al chiuso, aumenteremo la consapevolezza di ogni singolo giocatore. Prima bisogna fare lo scatto a livello mentale, prima di quello tecnico e tattico”. Per abituarsi subito a quella Serie B che non era tra i piani.

Marco Panunzi



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