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Oltre la rivoluzione, c'è la fine. "La Luparense continuerà  solo nel calcio a 11"

 19/06/2018 Letto 9328 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    LUPARENSE





In principio fu qualcosa di grosso, come raccontato da certi rumors (LEGGI QUI). Con il blitz del Pesaro a Jesolo per Taborda e Honorio inizia una reazione a catena (LEGGI QUI) che va ben oltre l'apparente rivoluzione (LEGGI QUI). L'incontro di ieri non sembra proprio aver cambiato le carte in tavola, tutti giocatori hanno ringraziato il sodalizio patavino sui social, manca solo l'atteso annuncio ufficiale, le parole di Zarattini, e poi la ratifica di una iscrizione in Serie A da parte del club più titolato del Belpaese, che non ci sarà.

LA NOTA UFFICIALE - Fondata nel 1996 e diventata la società più titolata d’Italia, vincitrice di 6 scudetti, 4 coppe Italia, 6 Supercoppe la Luparense Calcio a 5 comunica che dalla stagione sportiva 2018/19 si dedicherà esclusivamente al settore giovanile di calcio a 5 e 11 nonché alla prima squadra di calcio a 11 a San Martino di Lupari (PD). Il presidente Stefano Zarattini: “E’ un momento particolare che prima o poi doveva arrivare. Dopo l’ultimo atto della stagione sono stati giorni intensi, ci sono state riunioni, operazioni di mercato, richieste di cambiamenti. Avrei preferito accadesse dopo la vittoria dell’ennesimo scudetto ma così non è stato: lo sport dà e toglie in egual misura anche se rimane l’orgoglio di essere la squadra di calcio a 5 più titolata d’Italia e non potranno mai essere dimenticati tutti i trofei vinti dalla Luparense. E’ veramente difficile trovare le parole per esprimere i sentimenti che ho dentro, tanti i frammenti di vita sportiva che mi scorrono davanti agli occhi ed infinite le persone da ricordare senza le quali non sarebbe mai stato possibile realizzare questo sogno iniziato nel 1996. Vorrei innanzitutto ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla crescita della società, non le posso citare una ad una perché sono tantissime e rischierei di dimenticarmene sicuramente qualcuna. Devo ringraziare tutti i giocatori, dirigenti, collaboratori, sponsor, Sindaci e amministrazioni comunali succedutesi nel corso degli anni oltre ai giornalisti che puntualmente hanno commentato le vicende della squadra, condividendo con i Lupi gioie e dolori. Un grazie immenso non può mancare a tutti i tifosi ed in particolare alla Torcida, che ha sempre sostenuto la squadra sia in Italia che all’estero. Devo infine un immenso ringraziamento alla mia famiglia, a mia mamma Gianny che ha visto nascere questo grande progetto e che, non credo di sbagliare, ha sempre condiviso le scelte da lassù, a mia moglie Laura per aver sopportato per anni le mie assenze e le mie preoccupazioni accompagnandomi sempre da dietro le quinte, ai miei figli Francesco e Giulia che, crescendo, reclamano sempre di più il mio tempo e le mie attenzioni.

Non c’è un unico motivo che ha portato a questa sofferta decisione, se non la consapevolezza che un ciclo incredibile costellato di innumerevoli successi si è concluso. Potrei dire che negli anni sono aumentate le difficoltà per mantenersi a certi livelli, constatare che la burocrazia è sempre più soffocante e che meno imprenditori si avvicinano al mondo dello sport. Già nel 2014 avevo lanciato un monito non solo per noi ma per tutte le società sportive del territorio, ma ripeto non è questo ciò che oggi è rilevante. Appare invece fondamentale sottolineare i successi umani prima di quelli sportivi che fin dal primo giorno hanno contraddistinto la nostra realtà: la Luparense è stata una grande famiglia che ognuno nel proprio ruolo ha contribuito a far crescere fino a farla divenire la massima realtà italiana del calcio a 5, vincitrice di 6 scudetti, 4 coppe Italia, 6 supercoppe, trofei ottenuti sconfiggendo metropoli come Roma, Napoli, Torino, Pescara che hanno portato poi a confrontarsi con le maggiori realtà europee nella Champion’s League.
E’ naturale che non tutti condivideranno questa decisione, penso però di aver dato tanto a questo movimento e di aver ricevuto di più, ma è arrivato il momento in cui va preso atto che ogni ciclo ha un inizio e una fine ed è ora di dedicare più tempo ed energie alla famiglia, alle mie aziende e ad altre attività anche perché, va detto, nessuno si è fatto avanti per prendere il mio posto. Un rammarico ce l’ho ed è quello di non essere riuscito a creare una Polisportiva, ma determinate dinamiche lo hanno impedito. La società Luparense proseguirà con l’attività di settore giovanile di calcio a 5 ed 11, fondamentale per la crescita innanzitutto di uomini responsabili e poi forse anche di bravi calciatori e parteciperà al Campionato di Eccellenza di calcio a 11 a San Martino di Lupari.”

 

Pietro Santercole



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