Il portiere classe 2000, nel giro della Nazionale che potrebbe partecipare alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires, si appresta a vivere la prima vera stagione nel massimo campionato. La società ha infatti scelto di promuoverlo stabilmente nel roster della prima squadra.

IL CRESCENDO - “Quello che mi sono messo alle spalle è stato un anno complicato – racconta Ciarrocchi stesso – fatto di alti e bassi. Dopo una grande stagione, sia personale, che di squadra, è sempre difficile riconfermarsi. Dopo una prima fase di grande difficoltà, che mi ha fatto decidere di ricominciare dal gruppo Juniores/U19 (ad inizio anno era partito in prima squadra, ndr), le prestazioni sono andate in crescendo e quando i fantasmi della prima parte di stagione sembravano scomparsi il nostro percorso si è fermato sul più bello, con un doppio pareggio in finale contro la Romanina”. Un rammarico grande, quello dell'ultimo atto della Juniores “perché per quanto espresso in campo meritavamo di più”.

AZZURRO VIVO - Durante la stagione le gioie più grandi si sono tinte di azzurro: “Con la Nazionale è stato un anno di grande soddisfazioni, sono arrivate le prime presenze, entrando anche nei 10 delle qualificazioni olimpiche. Avere in prospettiva un Olimpiade ed un Europeo ti spinge a dare il massimo ed a rimanere ai massimi livelli”. È anche per questo che la fiducia riposta in lui dalla società vuole essere ripagata: “Mi è piaciuta sin da subito l’idea di un gruppo unico con i ragazzi della Juniores/U19, sia a livello personale che di squadra, visto che questi ragazzi sono ormai dei compagni di vita. Ci sono i presupposti per fare bene e ritagliarmi un posto importante, per poter fare finalmente un anno vero di serie A”.

Ufficio stampa Lazio

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