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Arzignano di nuovo in A, Sgaggero: "Ripartiamo da due pilastri"

 04/07/2018 Letto 407 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    ARZIGNANO C5





Un amore eterno che continuerà anche in serie A. Il capitano di mille vittorie e il bomber da più di 500 gol dicono ancora si all’Arzignano e sposano il progetto da massima serie della società del presidente Sgaggero. Marcio Brancher e Fabrizio Amoroso si tengono stretti la maglia biancorossa, una maglia tatuata nel cuore e nell’animo che per nessuna cosa al mondo volevano togliersi dopo anni di sacrifici per risalire dagli inferi della C1 fino al ritrovato paradiso della serie A.

ORGOGLIO GRIFO - Raggiante e non potrebbe essere altrimenti il numero uno arzignanese che conta di chiudere il cerchio di riconferme in settimana per poi dedicarsi col direttore sportivo Borrelli al mercato in entrata: “Marcio e Amoroso sono due pilastri di questa squadra e della storia di questa società. Siamo orgogliosi di averli ancora con noi, perché da loro dobbiamo ripartire per costruire una salvezza che permetta ad Arzignano di rimanere a lungo in futuro in questa difficile categoria” parole precise quelle di Sgaggero che lavora per allestire una rosa che sia il solito mix di esperienza e gioventù in un campionato completamente differente dalla serie A2 giocata la scorsa stagione.

MARCIO - Per i due riconfermati di peso è tempo di vacanze, a metà per il capitano Marcio che rientrato in Brasile si sta già allenando per il ritiro di agosto: “A 51 anni non posso permettermi di perdere un giorno di allenamento, l’intensità e la velocità saranno maggiore in serie A e devo pensare a farmi trovare pronto in questa sfida che mi affascina e mi stimola tantissimo. Non vedo l’ora di ritornare su campi che in passato ci hanno visto vincere e trionfare, sarà uno spettacolo per tutta Arzignano che merita di essere tornata tra le grandi”.

AMOROSO - Un ritorno che sette anni fa aveva il profumo di una scommessa con Amoroso che prometteva all’attuale presidente onorario Rossetti che prima di appendere le scarpe al chiodo avrebbe riportato la sua gente in A: “Ci ridevamo su, era un modo per esorcizzare quel momento in cui dovevamo vincere la serie C. Ma dopo anni di lavoro duro e tanti sacrifici abbiamo raggiunto un traguardo importantissimo e soprattutto meritato sul campo. Non ci siamo mai tirati indietro, anche quando i momenti erano neri e tutto andava storto. Questa serie A è il premio per tutti quelli che non hanno mai smesso di crederci”. Una serie A dove però mancherà il derby contro gli storici rivali della Luparense. “Sono la storia del futsal italiano e sarà un peccato non vivere da protagonisti il derby. Mi auguro di rivederli presto in campo, magari come abbiamo fatto noi che siamo risorti dalle ceneri”.

Ufficio stampa Arzignano



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