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La concretezza del Progetto. «Galbiati è pronto a fare il salto di qualità »

 16/07/2018 Letto 1097 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:   
Società:    PROGETTO FUTSAL





Un altro prodotto del Progetto spicca il volo: un calciatore che avrebbe fatto comodo alla società ma che ha avuto l’occasione di giocare in altri palcoscenici. Per ultimare quel processo di crescita che ora gli può permettere passi in avanti.

PROGETTO – “Sono contento, fa sempre piacere vedere un giocatore che hai cresciuto arrivare a certi livelli e vederlo camminare da solo”, esordisce così uno dei rappresentanti della società. Un esordio al quale non si può che dare credito, guardando il curriculum di Federico Galbiati: vincitore del campionato di C1 con la Virtus Aniene due anni fa, campione d’Italia con la rappresentativa Juniores ad aprile, un ottimo lavoro questa stagione col Savio di Medici (culminato con una molto probabile B). Un giocatore che, visto il suo profilo e considerato che è un classe ’98, poteva far comodo al Progetto. “Non c’è una prima squadra qui ma lo potevamo tenere per giocare i campionati Juniores con più tranquillità: invece crediamo che il valore dei ragazzi vada espresso in contesti adeguati al loro valore. Preferiamo avere la soddisfazione di vederli essere obiettivi ambiti del mercato”.

GALBIATI – Anche Federico Galbiati, uno dei freschi campioni d’Italia Juniores, è molto contento e guarda con ottimismo al futuro grazie a quello che ha ricevuto nel passato. “Non posso far altro che ringraziare Medici e il Savio per quello che hanno fatto per me: mi sono sempre sentito parte del progetto, non mi hanno mai fatto mancare niente e sono stati una società seria. Ho e abbiamo dimostrato il valore che possediamo, quando si lavora bene i risultati li ottieni”, chiude così la sua esperienza al Savio Galbiati. Che si prepara al salto, a spiccare ancora una volta un volo deciso (molto probabilmente nel futsal nazionale). “Giusto sfruttare le occasioni quando arrivano, meglio non buttarle via: potrebbero non ricapitare. Quindi ho deciso di provare; poi andrà come deve andare”. Per il momento si conosce solo il punto di partenza: per il punto di arrivo serve un’ufficialità.



Marco Panunzi



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