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Fortitudo Pomezia, esordio amaro: la #CoppaDivisione è già  finita

 17/09/2018 Letto 522 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FORTITUDO POMEZIA 1957





La prima gara ufficiale stagionale va in archivio con una sconfitta di misura. Costretta a rinunciare al prezioso apporto del bomber Maina, ancora alle prese con un lieve risentimento muscolare, la Fortitudo Pomezia disputa nel complesso una prova collettiva generosa, ma si arrende di misura ai capitolini del Savio (5-4) e, per forza di cose, deve mandare giù il boccone amaro dell’eliminazione al primo turno della Coppa Divisione.

LA PARTITA - Il quintetto di Esposito ha un buon approccio alla gara e, dopo sette giri di orologio, passa a condurre con il talentuoso Paschoal, il quale converge al centro dalla sinistra e infila Apollonio con un preciso diagonale. La compagine capitolina guidata nell’occasione in panchina da Fazio, a causa della squalifica di mister Medici, cresce con il passare dei minuti e pareggia i conti a seguito di una sfortunata autorete di Raubo, il quale devia nella propria porta un cross di Pezzin. Il Savio, sulle ali dell’entusiasmo, capovolge del tutto la situazione a proprio favore grazie a un micidiale uno-due griffato da Stefanoni e Ramazio. La Fortitudo Pomezia si rimbocca le maniche e, in chiusura di tempo, accorcia le distanze con Raubo, il quale finalizza, con una splendida conclusione dal basso in alto, un rapido rovesciamento di fronte. La gioia di Lorenzoni e soci, però, dura molto poco. La compagine capitolina allunga di nuovo nel punteggio con l’ottimo Stoccada, il quale indovina l’angolino basso su tiro libero e consente ai suoi compagni di andare al riposo con la giusta carica psicologica. Dopo l’intervallo, la Fortitudo Pomezia si spinge a testa bassa in avanti e, al minuto numero cinque, si riporta sotto nel punteggio con Petrucci, il quale sfrutta al meglio un assist di Paschoal su calcio piazzato e deposita la sfera in fondo al sacco con un sinistro di primap intenzione dal limite dell’area. I rossoblu, a quel punto, provano a completare la rimonta, ma a trovare per la quinta volta la via del gol è il Savio con Didonè, abile a ribadire in fondo al sacco una conclusione di Stefanoni respinta da Leofreddi. Sotto di due reti, la squadra del patron Bizzaglia moltiplica gli sforzi, ma non riesce a rientrare in partita per la bravura di Apollonio, il quale abbassa sistematicamente la saracinesca della propria porta a capitan Zullo e soci e infonde la giusta sicurezza ai propri compagni. La Fortitudo Pomezia riesce soltanto, pochi secondi prima del triplice fischio, a limitare almeno il passivo con Petrucci, il quale fa centro da distanza ravvicinata, a seguito di un preciso passaggio filtrante di Raubo, e si trova costretta ad issare bandiera bianca di fronte a una squadra quadrata che, statistiche alla mano, ha avuto il merito di capitalizzare al massimo le occasioni propizie nel momento topico del match.

Antonio Gravante
Ufficio Stampa Fortitudo Pomezia



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