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Lazio, aspettando il reclamo. "Troppo brutti per essere veri"

 24/09/2018 Letto 764 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    SS LAZIO





Nessuno si sarebbe aspettato un esordio del genere. A prescindere dal responso del Giudice Sportivo in merito al reclamo presentato, non sarà semplice mandare giù la sfida del PalaCus e una prestazione a tratti imbarazzante: “Chi ci mette di più dentro al campo alla fine viene premiato - le prime parole di Adriano Branca -. L’Active ci ha messo più di noi a livello di intensità e a livello di voglia di portare a casa il risultato. Ha avuto più fame di noi”.

LAZIO SCARICA - A Viterbo si è vista una Lazio scarica, specialmente all’inizio: “Partita sottovalutata? Non saprei, ma di certo abbiamo avuto un approccio troppo moscio per essere una squadra che dovrà andare a giocare fuori casa in campi ostici come quelli della Serie A - sottolinea il direttore sportivo -. Se questo è il principio, siamo messi male”. Un approccio da dimenticare: “Specialmente per una squadra giovane, che ha bisogno di fare esperienza e che, dunque, ha l’obbligo di avere un approccio sempre positivo, di essere tosta e di farsi rispettare, cosa che oggi non ha fatto”. Il diesse rincara poi la dose: “Nel primo tempo siamo stati troppo brutti per essere veri. Nel secondo ci siamo ripresi, ma poi è successa una cosa gravissima. Dopo che ribalti una partita contro una formazione di Serie B, non puoi permetterti di non portarla a casa. Oltre all’approccio, quindi, anche la gestione finale è stata pessima. Questa prestazione brucia tantissimo, perché noi teniamo a tutte le competizioni a cui partecipiamo. Abbiamo un nome importante da difendere, e dobbiamo ricordarcelo sempre - continua Branca -. Non possiamo fare figuracce simili, chi non si vergogna per quello che è successo non deve più fare parte della Lazio. Ce lo dicesse subito”.

ESAME DI COSCIENZA - Neanche il tempo di iniziare, ed ecco il primo campanello d’allarme. Tanto forte quanto inaspettato: “Più di un campanello d’allarme, direi la sirena dei vigili del fuoco che ti avvisa che c’è un incendio in un palazzo. Sono scontento e preoccupato, non salvo nessuno. Quando si perde contro una formazione di due categorie più basse, da salvare c’è ben poco. Mi auguro che tutti si facciano un esame di coscienza e inizino a capire dove stanno e cosa vogliono fare da grandi. Non siamo qui per perdere tempo: abbiamo una mentalità vincente e uno dei mister più preparati che io abbia mai conosciuto. Da lunedì pretendo di vedere giocatori con un’altra faccia, perché quella che ho visto oggi non mi è minimamente piaciuta”.

Ufficio stampa Lazio



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