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Palestrina, la veloce carriera di Cintioli. «Dobbiamo diventare un polo attrattivo»

 28/09/2018 Letto 671 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:   
Società:    SPORTING CLUB PALESTRINA





Mentre la prima squadra passeggia nel primo turno di Coppa Lazio (7-0 contro il Latina MMXVII sabato scorso), la riorganizzazione societaria prenestina si rivolge anche alla scuola di futsal. Il nuovo responsabile è Fabrizio Cintioli, che solamente un anno fa guardava giocare suo figlio dalle tribune: ora è al centro dell’organizzazione del Palestrina.

SCALATA – “Credo di aver meritato la fiducia dei presidenti Virgili e Bruni, non ci sono motivazioni particolari dietro la mia nomina. Hanno visto quanto impegno e con quale assiduità sia stato presente agli allenamenti e alle partite: ci ho messo sempre tanta serietà e tanta passione”, le parole da responsabile della scuola calcio a 5 di Fabrizio Cintioli, fresco di insediamento nel suo nuovo ruolo in società. In un breve lasso di tempo, meno di un anno, è passato dall’essere un semplice tifoso appassionato ad essere il responsabile della scuola di futsal, fiore all’occhiello del club. “Partiamo da una situazione consolidata, la società ha sempre privilegiato chi faceva didattica sportiva per il Palestrina: vorrei continuare questo tipo di lavoro, ribadendo nel futuro quanto di buono si è fatto finora”.

INDICAZIONI – Spesso i cambiamenti al vertice portano nuove rotte da seguire. Ogni successore cerca di volgere la sua attenzione a particolari che ai predecessori potrebbero essere sfuggiti. Non è il caso di Fabrizio. “Si parte dalla qualità e si lavora per cercare la qualità: questo si è fatto negli anni scorsi e continueremo a farlo. L’obiettivo è portare il marchio dello Sporting Club Palestrina più lontano possibile, farlo diventare un polo attrattivo per la zona”, la dichiarazione d’intenti di Cintioli, che ha confermato tutte le personalità al lavoro da tempo coi ragazzi della scuola di futsal: Pennacchiotti, Fatello e i giocatori della prima squadra Butnaru e Dell’Orco. “Non vogliamo dei pollai, vogliamo far crescere i ragazzi che abbiamo e portare avanti un’idea di sport che sia aggregazione. Ma senza ignorare il discorso tecnico: la principale ricerca deve essere il miglioramento sportivo del ragazzo, cercando di creare la situazione per far avanzare tutti e non lasciare indietro nessuno”. Cintioli, l’uomo delle scalate rapidissime, è pronto alla sua nuova sfida.


Marco Panunzi



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