Una sola vittoria in quattro partite. Non certo l’inizio di stagione immaginato dalla società, che adesso pretende dalla squadra un cambio di marcia. Nella sfida casalinga contro la United Aprilia è vietato sbagliare: la Fortitudo ha l’obbligo di conquistare i tre punti.

“Il nostro avvio non è stato dei migliori, ma bisogna anche considerare gli avversari - premette Emanuele Petrucci -. Contro Savio e San Paolo avremmo potuto fare meglio, ma siamo una squadra nuova e ci può stare che serva un po’ di tempo per conoscerci bene tra di noi”. Il k.o. maturato sul campo dell’Atletico New Team nell’ultimo turno si spiega anche così: “Abbiamo affrontato una formazione con un’ossatura composta da ragazzi che giocano insieme da tre anni con lo stesso allenatore. È normale che siano più coesi di noi, quindi la sconfitta non può rappresentare un campanello d’allarme”.

Il problema, semmai, è un altro: “Le gare in trasferta - ammette l’ex Mirafin, ricordando i due stop e il pareggio arrivati lontano dal PalaLavinium -. In casa, invece, abbiamo vinto l’unica partita disputata, giocando da squadra e non subendo gol”. Un ottimo biglietto da visita in vista del prossimo match, con la Fortitudo pronta a ospitare una United Aprilia ancora inchiodata a quota zero: “Non essendo partiti bene, anche loro andranno in cerca di riscatto. Noi, però, vogliamo a tutti i costi i tre punti - conclude Petrucci -. Sfideremo un avversario tosto, ma non possiamo sbagliare: vincere aiuta a vincere e a eliminare i problemi”.


Antonio Iozzo

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