Reali cambia la Lazio: "Con il Came Dosson un nuovo sistema di gioco"
Ultimo posto in classifica, con un solo punto all’attivo. Messa così, sembrerebbe tutto da buttare. Eppure il campo di segnali positivi ne ha dati: basti pensare che la Lazio è stata l’unica formazione in grado di rallentare la corsa del Maritime capolista. Un caso? Difficile da pensare.
L'ANALISI - “La cosa che dispiace maggiormente è il fatto di aver lasciato parecchi punti per strada per colpa nostra e non per merito degli avversari”, premette Fabrizio Reali. Il tecnico romano non ha mai pensato di poter vivere un campionato semplice, ma, proprio per questo, ha ancora più rimpianti: “Questa estate sapevo che per la Lazio sarebbe stato l’anno più complicato da quando è cambiata la proprietà. Siamo partiti con la sensazione di essere nettamente indietro rispetto alla concorrenza, ma durante la preparazione abbiamo colmato questo gap, raggiungendo il livello fisico e tecnico delle nostre rivali. L’aspetto negativo non è tanto l’ultimo posto, bensì la consapevolezza di non aver raccolto quanto avremmo potuto”. Già, perché la Lazio, in sette partite, solo in un caso non è stata all’altezza: “Contro l’Eboli, un match che abbiamo strameritato di perdere. Nelle altre gare, la squadra ha sempre disputato buone prestazioni. Con il Napoli abbiamo perso 6-0, ma dopo un grandissimo primo tempo”. Qual è il problema allora? “Purtroppo, commettiamo errori gravissimi, errori singoli che influiscono poi sul risultato finale - spiega l’allenatore -. In Serie A, trovi squadre attrezzate e in grado di segnare grazie alla bravura dei propri giocatori. Se ai gol subiti per merito dei nostri avversari, aggiungiamo i gol che regaliamo noi, allora diventa quasi impossibile fare punti”. La ricetta di Reali è chiara: “Dobbiamo crescere individualmente”.
FUTSALMERCATO - Senza pensare al mercato: “Fino al 7 dicembre, giorno in cui affronteremo la Meta, non voglio sentirne parlare. Fino ad allora non ci saranno uscite: la squadra è questa e deve dare il massimo. Poi magari cambierà qualcosa, ma tutti i giocatori, fino a quando indosseranno questa maglia, dovranno mettere l’anima in campo”. Chiaro il messaggio di Reali, che spera in un cambio di marcia già a partire dalla trasferta sul campo del Came Dosson: “Gara della svolta? È giusto presentarla così. Ogni gara per noi può essere quella della svolta, perché ci manca solo la vittoria. So bene che non è un dettaglio, ma le prestazioni non sono mai mancate”. Il weekend di riposo ha permesso alla Lazio di studiare nuove soluzioni tattiche: “Questa specie di sosta è arrivata al momento giusto. Ne abbiamo approfittato per sviluppare un nuovo sistema di gioco e per continuare a crescere. Sappiamo che sabato prossimo andremo su un campo difficile e affronteremo una formazione attrezzata, reduce da una semifinale scudetto, ma noi vogliamo vincere. A bocce ferme, lo so, sembra impossibile, ma il nostro obiettivo è questo”.
Ufficio stampa Lazio