La sosta forzata che si è abbattuta sui campionati regionali di calcio a 5 obbliga i roster agli straordinari, tra campionato e ritorno di Coppa Lazio. Matteo Celletti, estremo difensore agli ordini di Scaccia, in vista del match con la Lepanto chiede ai compagni più concentrazione del solito. Soprattutto visto che c’è da battere anche la cabala.

PRIMATO – “Il merito del nostro primo posto è di tutti: dal mister che ci mette in campo a noi che andiamo a lottare su ogni pallone, fino alla dirigenza e allo staff che non ci fanno mancare nulla e ci supportano e sopportano dal lunedì alla domenica”, le menzioni onorifiche di Matteo Celletti, fedelissimo portiere prenestino, per il primato conquistato in queste prime sei gare di campionato. 16 punti, nessuna sconfitta e un solo pari (con il Frassati Anagni). “Una menzione speciale va ai miei compagni infortunati, fino ad ora non hanno mai saltato un allenamento seppure fossero impossibilitati ad allenarsi. Dimostrano che ci tengono e questo ci aiuta a dare sempre il massimo, anche per loro”.

CABALA – Un dato su tutti balza agli occhi e incuriosisce: il Palestrina ha ripetuto quasi esattamente lo stesso ruolino di marcia della scorsa stagione. 5 vittorie su sei anche nell’anno passato, con la differenza che l’unico pari arrivò alla quarta di campionato (5-5 col Gap) e non alla terza. “Possiamo sicuramente fare meglio, qualche volta abbiamo delle sbavature che dobbiamo necessariamente evitare, soprattutto ora che andiamo ad affrontare un calendario per niente facile. Senza alcun dubbio il Palestrina può fare di più, conoscendo i miei compagni, vecchi e nuovi, non ci sono dubbi”, il pensiero dell’estremo difensore classe ‘89. Alla vigilia della gara con la Lepanto bisogna pensare anche alla cabala, che ha visto il Palestrina cadere per la prima volta alla sesta giornata lo scorso anno. “La Lepanto la affrontiamo ormai da qualche stagione e giocarci contro non è mai facile, hanno sempre un organico di livello. Sicuramente non dobbiamo lasciarci frenare dal fatto che siamo fuori casa ma dovremo anzi scendere in campo concentrati più del solito, proprio perché sappiamo che possono farci male ad ogni occasione”.

Marco Panunzi

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