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Andrea Pizzoli e Renan ribaltano Prato. Di Eugenio: "Olimpus, rieccomi"

 09/12/2018 Letto 601 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    OLIMPUS ROMA





L'Olimpus subisce la doppietta di Berti ma a 1'40'' dal termine della prima frazione di gioco, riapre il match con il Prato grazie a Galvan. Poi, nella ripresa, colpisce la formazione toscana con l'uno-due firmato da Andrea Pizzoli e Renan. Il poker è opera del capitano, Federico Di Eugenio. In chiusura il Prato accorcia con Abel. Finisce 3-4, terza vittoria per l'Olimpus Roma, seconda di fila. Importante notizia per mister Caropreso, il rientro in campo di Alessio Di Eugenio dopo venti mesi, causa infortunio. Proprio con lui si parla del successo a Prato.

DI EUGENIO - "È stata una bella partita per rientrare, nonostante fosse fuori casa. Giocare all'Estraforum è sempre un piacere per chi ama questo sport. Abbiamo iniziato bene ma non siamo riusciti a concretizzare le occasioni e, alla prima utile, i nostri avversari hanno saputo segnare. Le loro occasioni sono state conseguenza di nostri errori, siamo un gruppo giovane a cui purtroppo manca un po' di esperienza ma di voglia ne abbiamo tanta ed è stato questo che ci ha permesso accorciare e realizzare la rete del 2-1 poco prima della fine del primo tempo; ci ha dato fiducia per l'inizio del secondo. Sul 2-3 e 2-4 abbiamo saputo soffrire come un grande gruppo deve saper fare". Questo è il disegno del match offerto da Alessio Di Eugenio, che poi parla della sua lunga assenza dal campo: "Dopo un anno e mezzo è davvero difficile immaginare cosa provi ma poi ti trovi in campo e l'unica intenzione è contribuire alla causa di una grande squadra in cui i compagni sono amici e non hanno solo la stessa maglia. È stato un viaggio durissimo e pieno di insidie; ogni giorno sembrava ci fosse un buon motivo per mollare ma, per fortuna, il diavoletto sulla spalla non mi ha abbandonato e non ho perso l'agonismo e la voglia di andare ogni santo giorno a fare terapia, tornare a casa a studiare e il pomeriggio faticare in palestra. Nonostante i dolori e contro tante aspettative che ormai la gente aveva sull'Alessio Di Eugenio fuori da più di 500 giorni. Sono stati una quindicina di minuti di 'trance' e, a fine partita, ho potuto scaricare la tensione che avevo sulle spalle da tutto questo tempo un po' di sano stretching (ride, ndr)". Le emozioni del rientro si fanno sentire e Di Eugenio ha più di una parola per chi c'è sempre stato: "In tanti si erano dimenticati di me, ma sono pronto a riprendermi tutto quello che ho perso in questo tempo. Tutto questo è stato possibile solo grazie alla mia famiglia, a mio fratello e alla mia fidanzata che non mi hanno mai abbandonato in questa infinità sulla tribuna; ad Alessandro Marcelli e Francesco Ciallella - il mio terapista che mi ha rimesso in piedi - , a Daniela Grande che mi ha sopportato e che sa cosa ho passato, ai miei compagni che sono stati gli unici a non farmi sentire solo ma parte di un gruppo tutti i giorni al campo; a tutti i medici che hanno sbagliato e che mi hanno fatto crescere, perché ho capito che, con tanta fatica e tanto dolore, si possono superare anche periodi dolorosi come questo. E spero tanto di poter aiutare tutte le persone a non mollare, perché una speranza c'é sempre anche quando tutto sembra finito".

Ufficio stampa Olimpus



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