Città Eterna, la carica di Bianchi per un 2019 all»â„˘altezza. «Crediamo in noi»Âť
Impegno su due fronti per Francesco Bianchi, quello con la maglia del Città Eterna: da una parte l’Under 21, dall’altra la prima squadra e la Serie D. Da un lato le responsabilità di un trascinatore, dall’altro la ricerca di un minutaggio sempre maggiore tra i grandi.
DOPPIO FRONTE – “In U21 mi ritengo un ‘trascinatore’, nel senso che mi piace caricarmi di responsabilità e aiutare i compagni. In prima squadra invece ricopro un ruolo diverso, ma quando entro in campo il mio obiettivo è sempre quello di aiutare la squadra”, in questo modo Francesco Bianchi, classe ’98, racconta il suo doppio impegno col Città Eterna: coi grandi qualche scampolo di partita giocato senza ancora lasciare il segno in zona gol, con la rappresentativa giovanile 5 reti nei primi 7 impegni, quelli che hanno visto i ragazzi di Mecozzi ingranare dopo un primo momento tutt’altro che roseo. “Sono felice dell’impiego che mi è stato concesso finora in prima squadra, ho accumulato un minutaggio, a parer mio, più che soddisfacente: per questo sono molto grato a mister Patriarca, che ripone molta fiducia in me”.
RIPRESA – Finora, nonostante gli sforzi fatti dalla società in nome della professionalità, il Città Eterna non raccoglie ancora i frutti sperati. La D deve mandare ancora a memoria i diktat di Patriarca, Mecozzi ha lottato con problemi di organico e inserimento di nuovi elementi. “Quest’anno non siamo partiti al massimo in campionato, tutti ci aspettiamo di più conoscendo le nostre capacita e per questo siamo convinti di poter risalire rapidamente la classifica.
Secondo me dobbiamo cominciare a credere più in noi stessi, considerando che abbiamo un grande allenatore che ci sta facendo crescere molto sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico e fisico”, l’esortazione di Francesco, arrivato qui quando frequentava la prima liceo. Da allora molto è cambiato, anche per lui: entrato ultimo e spostato a fare il pivot dagli allenatori che lo hanno avuto tra le mani. Quello che non cambia è la voglia e la determinazione, la sua e quella del club, di rilanciarsi durante questo 2019, di raggiungere gli obiettivi fissati. “Mister Mecozzi si sta dimostrando un grande allenatore e, allo stesso tempo, un grande psicologo: è molto bravo a gestire le situazioni di difficolta e, rispetto agli altri tecnici che ho avuto, stupisce per metodi di allenamento e per la preparazione tattica. Lo vedo come un maestro, da cui imparare il più possibile”. Sicuramente uno dei punti di partenza per ingranare definitivamente la marcia giusta.
Marco Panunzi