Cosa si deve fare quando un giocatore avversario cade a terra? La dottrina è divisa: c'è chi butta fuori il pallone, chi si attiene a un regolamento che, a scanso di equivoci, parla chiaro: "L'arbitro devono interrompere il gioco se, a suo giudizio, un calciatore è gravemente infortunato - la nota ufficiale - assicurandosi che venga trasportato fuori dal rettangolo di gioco, oppure lasciare proseguire il gioco fino a quando il pallone cessa di essere in gioco se, a loro giudizio, un calciatore è solo lievemente infortunato".

 

LEGGE SPECIAL - Fulvio Colini è integerrimo su questo discorso. E ha dato disposizione ai suoi sul comportamento da adottare. Un vero e proprio diktat: "I giocatori del Pesaro hanno l'obbligo di rialzarsi immediatamente e non devono buttare mai fuori il pallone - tuona il tecnico dell'Italservice - sono gli arbitri stessi che ci dicono di non fermarsi fino al loro fischio. Loro hanno sempre la percezione di un infortunio grave, per cui deve valere bene la regola di non fermarsi mai, come succede in tutti gli altri sport". Lo Special One prende spunto dalle vicissitudini avvenute nell'ultima partita di campionato dei rossiniani, per fare un discorso generale. "Quella di buttarsi per terra è una delle più grandi truffe morali, già uscita fuori negli ultimi anni. A tal riguardo - ricorda - facemmo anche una riunione con tutti gli allenatori di Serie A. E tutti all'unanimità eravamo d'accordo che nessuno si doveva fermare, finché l'arbitro non fischiava. Il fulcro di questo sport è il break, il 60% dei gol è figlio di una ripartenza, per cui se c'è un furbetto che rimane a terra fingendo di farsi male per fermare un contropiede, è una cosa vergognosa, l'atto più antisportivo che c'è esistente nel futsal. Negli ultimi tempi abbiamo ricominciato con questa storia. Noi abbiamo subito già 12-13 episodi di questo tipo ed è gravissimo". Da qui l'ordine tassativo per i giocatori dell'Italservice Pesaro.

 

Pietro Santercole