Doveva essere la partita dell’anno, una finale anticipata dove mettere un solco tra se e la Lazio in classifica ed invece è stato un harakiri che ha rimesso in corsa i biancocelesti e riaperto i discorsi per l’ultimo posto della classifica. Un venerdì da dimenticare per mister Lopez e i suoi uomini che hanno la colpa di non aver chiuso una partita che nel primo sul vantaggio di 2 a 0 andava chiusa. Lazio che nelle ultime tre partite ha sempre subito dieci reti segnandone tre, ha trovato invece con un secondo tempo a senso unico la forza di reagire per conquistare la prima vittoria stagionale e ridare all’Arzignano lo schiaffo subito nella sfida di andata. Partita nervosa e subito fisica come ci si doveva attendere, condotta in modo regolare dagli arbitri con Motta e Jhonatan che danno solo l’illusione di un successo che non arriverà mai.

 

RABBIA - “Sono molto arrabbiato e deluso” non usa mezze parole il presidente Vladimiro Sgaggero “Sapevamo di quanto fosse importante tornare da questa trasferta con una vittoria e dopo il primo tempo forse ci eravamo illusi troppo di potercela fare. Nel secondo tempo siamo spariti, abbiamo smesso di giocare, non siamo riusciti a costruire azioni pericolose se non negli ultimi minuti quando ormai tutto era compromesso cercando di sfruttare il portiere di movimento. Un vero peccato, perché questa partita non si doveva perdere”. In discussione ora c’è anche il penultimo posto, conquistarlo è l’ultimo obiettivo che a cui possono ambire i biancorossi per giocarsi poi le chance salvezza nei play out con la gara di ritorno sul campo amico del PalaTezze. “Dobbiamo assolutamente arrivare almeno penultimi, in casa scende in campo un Arzignano diverso da quello che vediamo in trasferta. Non chiedetemi i motivi perché ad oggi ancora non li abbiamo capiti. Lotteremo fino all’ultimo per restare in A ma non sarà così poi facile tanto meno scontato”.

 

Ufficio Stampa Arzignano C5

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