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Italpol, agonismo cercasi per la scuola di futsal. Dell»™Anna: «Colmeremmo il gap»

 24/01/2019 Letto 1041 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:   
Società:    ITALPOL





Si è affacciata nel mondo del calcio a 5 solamente lo scorso anno, ma se ti chiami Italpol non puoi che sognare in grande. Marco Dell’Anna, responsabile della scuola calcio a 5 del sodalizio dei Gravina, ha in mente di consolidare l’apparato giovanile con l’inserimento di categorie agonistiche.

PERCORSO – La scuola di futsal targata Italpol è praticamente ancora neonata ma già tanta strada ha percorso in questo suo anno di vita: cambio di location verso il Park Hotel Ginevra, la partecipazione ai campionati Futsal Game, organizzazione di numerosi eventi nel sociale e solidali. “Avendo cambiato la struttura, abbiamo deciso di puntare molto sulla fascia di età che rientra nella scuola calcio. I nostri gruppi partono dai nati del 2013 fino ad arrivare al 2009. La nuova location è un ambiente molto familiare, comodo sia per i bambini che per le famiglie”, racconta Marco Dell’Anna. Il quale concentra il suo lavoro sulla tecnica e sulla costruzione della fiducia in loro stessi da parte dei ragazzi. “La metodologia che utilizzo per allenare i bambini è tutta impostata sul trattamento della palla, hanno la possibilità di imparare divertendosi. Preferisco lavorare sull’uno contro uno, così i bimbi crescono nella propria autostima e, di conseguenza, poi mettono tutto il loro a servizio dei compagni: in tal modo, anche i meno pronti si sentono integrati nel gruppo come tutti”.

PROSSIMI PASSI – Per crescere è fondamentale avere le idee chiare su dove si vuole arrivare: e per capire dove indirizzare il cammino bisogna conoscere quali siano i punti sui quali intervenire per programmare una crescita mirata. “Il nostro primo obiettivo è quello di cercare di dare continuità alla scuola di futsal affiancandole le categorie agonistiche che purtroppo adesso non abbiamo. Penso che se colmeremo questo nostro gap potremmo dare un percorso completo a tutti i nostri ragazzi”, la rotta tracciata da Marco, primo responsabile del reparto dell’Italpol dedicato ai germogli sportivi più piccoli. Anche perché, non avendo uno sbocco agonistico, ogni campioncino in erba virtualmente potrebbe abbracciare altri progetti che ne abbiano uno. “Ne ho un paio che sono veramente sopra la media: sicuramente nel prossimo futuro verranno cercati da grandi squadre. Dal canto mio spero rimangano con noi il più a lungo possibile, visto che siamo anche noi una grande società”. Per togliersi questo spinoso dubbio, per evitare di perdere i pezzi pregiati, l’unica strada è l’agonismo.


Marco Panunzi



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